Piattaforme:PC, PS4, Xbox One
Genere:Avventura grafica
Sviluppatore:Telltale Games
Data uscita:2 Agosto 2016 - 16 settembre 2016
Nelle recensioni dei precedenti episodi di Batman: The Telltale Series, abbiamo sempre sottolineato la capacità di Telltale di fornire un'interpretazione tutta sua dell'universo di Batman, capace di allontanarsi dai canoni classici della saga e di porre particolarmente l'accento non tanto sul supereroe, ma sull'uomo, su quel Bruce Wayne che è, di fatto, il vero protagonista dell'avventura grafica. Con un eroe di questo peso, perfino Telltale ha dovuto provare ad allontanarsi, anche se di poco, dai suoi schemi più classici, con l'introduzione di alcune meccaniche che, di capitolo in capitolo, ci aspettavamo sarebbero state approfondite e migliorate. La scrittura, nel frattempo, continuava a parlarci di una Gotham che doveva aggrapparsi al coraggio di Bruce con le unghie e con i denti, in cui si tessevano conflitti carichi di pathos di cui eravamo impazienti di scoprire i risvolti e gli esiti. Esiti che sono proprio i protagonisti di City of Light.
Come
accennato in apertura, abbiamo quasi sempre apprezzato le scelte
narrative compiute da Telltale nei precedenti episodi. A fronte di
alcune scene dal grande carico emotivo che gli sceneggiatori sono stati
in grado di proporre, era lecito attendersi un Episodio 5 scoppiettante, risolutivo, capace di rimanere impresso. Purtroppo, lo diciamo subito e senza troppi giri di parole, City of Light non
riesce a fare niente di tutto questo. Non vogliamo fare spoiler di
alcuna tipologia, ma l'episodio conclusivo della serie inciampa in un
problema non da poco: non riesce ad emozionare, ad incidere. Uno dei
motivi è presto detto: nei primi quattro episodi, abbiamo visto Bruce
costruire rapporti con altri personaggi, con colpi di scena e
capovolgimenti che hanno portato a rivalità e ad attesissime rese dei
conti. Rese dei conti che, nei casi dei due conflitti più ispirati e più
sentiti della narrativa, sono state invece affidate a scene brevi e non
proprio riuscite, quasi sbrigative, che lasciano l'amaro in bocca.
Archiviati questi due personaggi, City of Light punta
tutto sulla risoluzione del conflitto con l'antagonista che è sì quello
principale della vicenda, ma anche quello con cui abbiamo avuto il
legame meno stretto. In sostanza, è quello di cui si aspettava meno
visceralmente di conoscere le sorti. Trovarsi di fronte ad uno scontro finale non costruito con la stessa minuzia che era stata invece adoperata per gli altri cattivi della sceneggiatura non può che lasciare con l'amaro in bocca.
Purtroppo, non è l'unico difetto della sceneggiatura di City of Light:
fermo restando che la Gotham dipinta da Telltale si mantiene coerente
con quella degli episodi precedenti e che la caratterizzazione di Bruce
continua a convincere, l'episodio 5 toglie spazio a tutti i
personaggi più riusciti. Quelli, insomma, che avevano fatto brillare
gli episodi dall'1 al 4, hanno un presenza qui veramente ridotta
all'osso, sacrificati in favore dell'epilogo del conflitto con il meno
ispirato antagonista principale, che era stato sì svelato a suo tempo
con un gran colpo di scena, ma che è stato approfondito troppo poco -
anche in questo quinto capitolo.
C'è anche da appuntare, senza
troppe anticipazioni, che Telltale ha optato per un non-finale, che è
di fatto un prologo per un nuovo filone narrativo a cui assisteremo in
futuro. Una scelta a cui ultimamente assistiamo spesso ma che, se
pensiamo al carico emotivo di episodi finali come quelli di The Walking Dead e The Wolf Among Us,
non ci sentiamo affatto di condividere per una serie che, come dice il
nome stesso di Telltale, punta tutto proprio sulla narrazione.
Purtroppo, abbiamo degli appunti anche per la componente meramente tecnica di City of Light:
se nei precedenti episodi, nella nostra run su PS4, avevamo riscontrato
unicamente qualche problemino di audio e di stabilità del frame rate,
questa volta purtroppo Telltale sembra essere stata molto più distratta.
Nel corso della nostra sessione di gioco ci siamo imbattuti in ben
tre freeze, che hanno costretto l'applicazione alla chiusura e al
ritorno alla dashboard della console. Rilanciata la scena dopo il
primo crash, abbiamo provato a ripetere la nostra scelta nel dialogo che
aveva portato all'infausta chiusura dell'applicazione, ottenendo il
medesimo risultato. Siamo riusciti ad andare oltre solo cambiando la
risposta data al personaggio di fronte a noi in un terzo tentativo,
salvo assistere ad un nuovo sporadico freeze in una delle scene prossime
al finale.
Purtroppo, abbiamo anche riscontrato qualche
difetto grafico, come QTE in cui vi troverete di fronte un personaggio
completamente invisibile, se non fosse per gli occhi e per i denti che
fluttuano indisturbati (e a metà tra il tragicomico e l'inquietante). Un
bug sicuramente di poco conto e per niente compromettente, a fronte
invece dei freeze, ma che dà l'idea di un episodio su cui Telltale
doveva e poteva lavorare meglio, trattandosi dell'epilogo di una saga
fin qui su livelli decisamente buoni e ottima nella direzione artistica.
Nessun commento:
Posta un commento