Data uscita:25 ottobre 2016
Finalmente la bolla dei “Cosa a caso” Simulator sta andando
sgonfiandosi; da questa relativamente breve parentesi del mercato
videoludico i capostipiti che hanno dato il là ai vari cloni parodistici
non ne escono sconfitti anzi, hanno saputo sfruttare il momento per
allargare le proprie vedute e migliorare i proprio prodotti. Farming Simulator
è di certo un esempio lampante, che con l’iterazione per l’anno 2017
punta forte sulle console con alcune novità, tra piccole e grandi, che
rendono il prodotto sempre più appetibile e fruibile, un passettino
avanti al precedente.
Certo,
stiamo comunque parlando di prodotti destinati ad una cerchia ben
distinta di videogiocatori, che sanno quel che vogliono e ormai hanno
imparato verso chi rivolgere lo sguardo in cerca di risposte. Farming Simulator 17
segue pedissequamente le orme del suo predecessore (no, non il 16 che è
uscito solo per PsVita, ma il 15 uscito su PC e in seguito su console),
proseguendo la strada verso nuovi traguardi. Come prima cosa Giants
Software ha concentrato i suoi sforzi al fine di portare alla
convergenza le varie versioni del gioco; numeri alla mano, la
simulazione agricola non è più cosa strettamente legata al mondo dei
personal computer, ma ha dimostrato d’interessare anche l’utenza da tv e
divano. La prima novità in questo senso è l’uscita in contemporanea su
Pc, PS4 e Xbox One, là dove nei titoli precedenti era necessario
attendere mesi prima di potersi approcciare al gioco pad alla mano. La
seconda, ma non meno importante, è l’introduzione delle mod anche su
console; Farming Simulator, negli anni, si è rivelato
un’esperienza che sa andare ben oltre ai pochi GB contenuti sul disco,
concedendo agli utenti di spaziare nelle più disparate modifiche e
aggiunte create da altri appassionati: nuovi trattori, vecchie glorie,
attrezzature particolari o addirittura nuove mappe, su PC c’è solo
l’imbarazzo della scelta su come personalizzare la propria partita. Da
questo 17 anche su Xbox One e PS4 avremo la possibilità di andare ad
espandere il nostro mondo attraverso le creazioni degli altri utenti
caricate su ModHub. Purtroppo al momento sono presenti solo una manciata
di opportunità, tutte create dal team di sviluppo, quindi non è
possibile valutare come funziona il sistema di approvazione ne quanto
possano effettivamente reggere nell’ambiente tanto chiuso e serrato
delle console.
Sebbene
la struttura di gioco sia rimasta esattamente la stessa negli anni, in
questa edizioni sono state apportate alcune modifiche atte a rendere
meno ripida la difficoltà in entrata e consentire così a più giocatori
di restare al volante. Innanzitutto ora il negozio, accessibile con un
rapido tocco al touchpad del DualShock 4, dà la possibilità di
noleggiare l’attrezzatura; questo significa che, pagando comunque una
quota iniziale e man mano in base alle ore di utilizzo, avremo accesso
molto prima ai nostri oggetti del desiderio, ma anche che potremmo
testarli per benino prima di effettuare effettivamente l’acquisto. Con
questo piccolo accorgimento il gioco diventa molto più dinamico e
plasmabile a seconda delle nostre esigenze. A modificare drasticamente
l’approccio al gioco è però la possibilità di lavorare per conto terzi:
come noi possiamo prendere trattore, attrezzo e assumere un operaio che
faccia il lavoro manuale al posto nostro, così faranno anche gli altri
proprietari terrieri presenti sulla mappa. Basterà quindi avvicinarsi
all’ormai iconico cerchio blu presente al bordo di un capo per vedere i
dettagli dell’appezzamento e la richiesta di lavoro, con tanto di prezzo
pagato e tempo massimo entro cui svolgere il lavoro. Con questa
introduzione le prime ore di gioco cambiano drasticamente: si passa dal
cercare di vendere pian piano il frumento del nostro piccolo podere, al
scorrazzare con il pickup in cerca di lavoro per accumulare un bel
gruzzolo ed entrare di prepotenza nell’imprenditoria. Questi, consentite
la riduzione videoludica, challenge danno la possibilità di utilizzare
parecchi macchinari diversi e in tutti i vari stadi delle coltivazioni,
risultando quindi stimolanti non solo dal punto di vista monetario, dato
che il nostro lavoro verrà pagato veramente a peso d’oro, ma anche da
quello videoludico, dal momento che potremo esplorare sin da subito
buona parte del parco macchine e dei lavori disponibili.
Nonostante tutto quello accennato prima, Farming Simulator 17
resta sempre e comunque un titolo difficile da approcciare, fatto di
spigoli e porte chiuse che potrebbero spazientire anche i più dediti
videogiocatori. I menù, ad esempio, di anno in anno tendono a
semplificarsi, ma rimangono sempre e comunque tanti, difficilmente
navigabili e poco interconnessi tra loro stessi, costringendo quindi il
giocatore a imparare qualcosa da una parte e applicarla in un’altra
sezione di un altro menu. Per quanto riguarda i controlli, invece, è
evidente lo sforzo dello sviluppatore nel cercare di raggruppare il
tutto sotto l’utilizzo dei tasti dorsali, che poi vanno a combinarsi con
i tasti frontali e le leve analogiche, ma in più di qualche situazione,
specie con i sollevatori frontali, vi troverete a fare dei giochi di
prestigio con le dita per riuscire a muovere il tutto in modo coerente e
consono al lavoro da svolgere. La natura di titolo budget, prodotto da
un piccolo team, si evince anche dalla mancanza totale di voice-over che
contestualizzino le varie situazioni o di qualsivoglia altra figura con
cui interagire che ci faccia sentire un po’ meno soli e spaesati in un
mondo che necessita di parecchia immaginazione per non sembrare
meramente virtuale. In sostanza tutti questi compromessi sono già ben
conosciuti dallo zoccolo duro che segue Giants da anni ed è fuori dal
dubbio che in questa versione per l’anno 2017 la situazione sia comunque
migliorata rispetto alle iterazioni precedenti, ma resta sempre l’amaro
in bocca nel pensare a come potrebbe presentarsi il gioco qualora
venisse sviluppato con un finanziamento da tripla A: chissà se in futuro
riusciremo a vedere la stessa cura e dedizione profuse nel realizzare i
dettagli e nelle animazioni delle attrezzature, trasparire anche nella
creazione di un vero open world vivo e al passo con gli standard dei
giochi recenti.
Uno
dei più grandi problemi dell’agricoltura, da sempre, è la solitudine:
la solitudine contro cui gli agricoltori devo combattere durante ore e
ore di lavoro sullo stesso campo, o in attesa giorno dopo giorno che le
colture arrivino a maturazione. Come accennato poco prima, anche in Farming Simulator 17
questo problema è presente. Nonostante possiate demandare alcuni lavori
agli aiutanti, vi ritrovare prima o poi a volgere dei lavori ripetitivi
anche per un’ora. Certo si sta parlando di un gioco che fa del relax e
dei tempi dilatati il suo mantra, ma in certi frangenti è veramente
difficile restare concentrati e coinvolti. Per tentare di lenire in
parte la problematica è ora possibile ascoltare la radio, con quattro
stazioni dedicate ad altrettanti generi musicali; non aspettativi
qualcosa del calibro di Base Arena da Forza Horizon, stiamo
comunque parlando di un manciata di canzoni per stazione che vengono
messe una dopo l’altra, finché non riprende il loop.
La svolta
vera invece la si ha aprendo la propria partita ad altri giocatori
online, andando così a creare dei veri e propri lavori di gruppo che,
una volta portati a termine sanno appagare e fanno sentire parte di un
team. Purtroppo anche qui è meglio farsi trovare preparati,
preferibilmente con amici fidati al seguito, perché (allo stato attuale)
provare ad entrare in una partita casuale tra quelle proposte è
praticamente impossibile e nei rari casi in cui si riesce, bisogna fare i
conti con una totale mancanza di comunicazione.
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