Ethero

martedì 16 luglio 2013

Formula 1 2013

  • Genere:Simulazione guida

  • Sviluppatore:Codemasters

  • Data uscita:Novembre 2013


    La presentazione è cominciata subito con la principale novità di F1 2013: i contenuti classici. La feature, che da molti anni gli sviluppatori desideravano inserire nel loro titolo, darà finalmente agli utenti la possibilità di affrontare gare al cardiopalma a bordo dei bolidi dei gloriosi anni 80 e 90, quando l’elettronica era al minimo e i riflessi di un pilota rappresentavano la sua unica protezione. Il gioco presenterà non solo delle macchine di quel periodo, ma una vera e propria serie di divertenti modalità dedicate, commentate dal leggendario commentatore Murray Walker. Non mancheranno ovviamente neppure piloti di quell’epoca, come Nigel Mansell o Gerhard Berger, oltre a effetti sonori dedicati e a quattro piste storiche aggiuntive.  
    Pure le auto del 2013 hanno però ricevuto dei ritocchi sensibili, basati sui dati reali e sulle prestazioni dei vari team. Come spiegato dagli sviluppatori, modifiche di questo tipo sono importantissime per gli appassionati, e uno degli obiettivi primari di Codemasters è riflettere al meglio lo sport nel loro videogioco. Interessante anche l’inserimento dei salvataggi mid-session, pensati per quei giocatori che non sempre possono dedicare 40 minuti o un’ora a una sessione. Ora anche giocatori meno dedicati potranno salvare in qualunque momento, e riprendere da lì la loro partita. 
    L’intelligenza artificiale, poi, non è stata dimenticata. Il team ha affermato di essere molto contento dei risultati ottenuti, e di aver creato un'IA ancor più responsiva, competitiva e realistica, senza rendere il gioco necessariamente più difficile per il giocatore medio. 
    Verso la fine si è parlato anche di grafica, visto che F1 2013 sarà ancora su current gen e utilizzerà lo stesso motore, ma è stato limato in moltissimi aspetti, tra cui illuminazione, gestione delle ombre, qualità delle texture e dettaglio generale. Gli effetti particellari in particolare ci hanno sorpeso.
    L’unica nota stonata? La chiusura, con la presentazione della “Classic Edition”, che conterrà tutti i contenuti classici oltre al titolo base. Già, avete capito subito, significa che vedremo nei negozi anche un’edizione standard, con contenuti tagliati al lancio. Le auto classiche ci saranno sempre, ma solo quelle degli anni 80 con 2 delle 4 piste in più. Si tratta di un'accettata contenutistica al day one, che verrà riproposta come DLC per gli acquirenti normali. E’ una cosa che ormai fanno gran parte degli sviluppatori, ma fatichiamo sempre a digerire. 

    L’esperienza è stata indubbiamente positiva: le macchine moderne si guidano magnificamente, sono velocissime, rispondono alla perfezione e offrono un’esperienza estremamente impegnativa con gli aiuti disattivati e il cambio manuale. Il gameplay è estremamente simile a quello dell’anno scorso, ma i comandi ci sono sembrati ancor più precisi, e il controllo durante eventuali slittate o perdite di aderenza maggiore.
    Passati alle macchine classiche, però, è stata tutta un’altra storia. Se con le auto moderne ce la siamo cavata discretamente, i bolidi degli anni 80 e 90 si sono rivelati estremamente brutali. Guidare una vecchia Williams è come cavalcare una belva feroce, il controllo è secco e graffiante, e si fa davvero fatica a tenere l’auto in strada ad alte velocità. La sensazione è profondamente diversa rispetto alle formula 1 attuali (specialmente se si usa un buon volante come quello che avevamo a disposizione), e dimostra un notevole impegno nel ricreare il modello di guida dei contenuti classici. 
    Dopo aver completato qualche giro, e mangiato più erba di quanto sia sensato fare, ci siamo lanciati in una serie di domande con gli sviluppatori, per chiarire qualche dubbio extra. Ecco cosa ci hanno risposto.

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