Genere:Arcade Guida
Sviluppatore:Nadeo
Data uscita:2 Agosto 2013
Sessantacinque tracciati per il single player, un editor che consente di crearne infiniti e una modalità multiplayer online strapiena dei più folli architetti che abbiate mai conosciuto. Le ragioni di Nadeo appaiono validissime, soprattutto se si considera il prezzo di TrackMania 2: Stadium, e dunque ci sono buone possibilità che l'operazione di rinnovamento vada in porto, ovvero che i tantissimi appassionati di TrackMania Nations abbandonino l'ormai vetusto episodio per abbracciare una modernità fatta di tante piccole cose, non solo relative al comparto tecnico.
Ma andiamo con ordine. Abbiamo provato il gioco durante la fase beta e ha suscitato in noi delle belle sensazioni, riproponendo quelli che sono da sempre i punti di forza della serie, ovvero un gameplay da una parte incredibilmente semplice e immediato, dall'altra frenetico e impegnativo, laddove i requisiti per sbloccare il livello successivo implichino una perfetta conoscenza della pista, delle sue curve, dei punti in cui si può andare a tutto gas e di quelli in cui invece bisogna mollare il pedale, dei salti spettacolari e dei temibili giri della morte. La progressione è evidente nel corso della campagna in single player, divisa in "tornei" di diverso colore che alzano man mano l'asticella e ci chiedono di ottenere prima medaglie di bronzo, poi d'argento e infine d'oro per poter proseguire nella nostra scalata verso il successo. E la chiave è tutta lì: nel tornante che hai affrontato sul filo della collisione con una barriera, nel salto con la vettura perfettamente allineata al tracciato, nella traiettoria che ti consente di mangiare ancora un paio di decimi prima di tagliare il traguardo. TrackMania, insomma.
L'azione di TrackMania 2: Stadium è basica ma terribilmente solida. Che si giochi con il controller o con la tastiera, il risultato non cambia, il coinvolgimento è il medesimo e i tracciati, veri protagonisti della produzione Nadeo, sanno regalare grandi emozioni. Gli sviluppatori hanno giocato con tornanti, dossi, rampe e tre differenti tipi di superfici: l'asfalto classico, che garantisce grip e velocità; lo sterrato, molto divertente grazie alla guida in derapata; l'erba, una variante a tratti imprevedibile.
Queste soluzioni si alternano in modo graduale durante la campagna
in single player, che si fa via via più complessa e continua a metterci
alla prova, presentandoci ora un tracciato con sezioni difficili da
interpretare, ora un salto da effettuare alla velocità giusta pena lo
schianto. È tutto dannatamente "vecchia scuola": ci si butta in pista e
si prende confidenza con le insidie che hanno preparato per noi, con la
possibilità di resettare lo "stint" in ogni momento grazie alla
pressione di un tasto, ricominciando da qualche metro prima di un errore
oppure da capo. In alcuni tratti addirittura la vettura può "spegnersi"
e bisogna procedere per inerzia per alcuni istanti, mentre attraversare
i temibili giri della morte si traduce automaticamente nel passaggio
alla visuale in prima persona. E cadessimo? Anche quella sensazione la
vivremmo da protagonisti. Insomma, i ragazzi di Nadeo si sono
effettivamente sbizzarriti con le sperimentazioni, del resto l'eredità
dell'originale Stadium non è facile da sopportare ed è dunque chiaro che
servivano degli sforzi extra. Va inquadrato nel medesimo discorso il
potente editor integrato, che ci permette di creare la pista dei nostri
sogni oppure una vera e propria "trappola" in cui attirare ignari
utenti. Da questo punto di vista le cose non sono cambiate rispetto alla
nostra prova precedente: le potenzialità ci sono tutte e l'interfaccia è
abbastanza semplice, ma in alcuni frangenti gli strumenti andrebbero
migliorati.Giocato da soli, TrackMania 2: Stadium può durare una manciata di ore
oppure molto di più, a seconda della vostra abilità e dell'esperienza
con i meccanismi della serie, che fondamentalmente sono sempre quelli.
Come detto, è stato fatto un ottimo lavoro in termini di progressione e
l'unico limite della campagna sta forse nella mancanza di una struttura
un minimo articolata, difetto che viene ingigantito da un'interfaccia
grafica che proprio non ci ha convinto e che definiremmo quasi
"amatoriale".
Ad ogni modo, messe da parte le sfide solitarie è possibile
confrontarsi con il comparto online e con le sue immancabili sorprese.
Una di queste è abbastanza amara: durante la beta ci era sembrato che
gli utenti e i relativi server fossero molto più numerosi, ma potremmo
sbagliarci o magari aver beccato giornate "fiacche". La scelta ad ogni
modo non manca, e bastano pochi secondi per selezionare una partita
preesistente o crearne una personalizzata. Una volta in pista, molto
spesso si sbatte contro architetture letteralmente malate, ad esempio
una gara che comincia con un tornante stretto e che magari, dopo pochi
metri, ci costringe a spiccare salti possibili solo con un'adeguata
rincorsa. Sono ancora piuttosto numerosi i fenomeni dovuti al lag, con
vetture che scompaiono oppure scattano vistosamente sullo schermo. Come
al solito, far parte di una nutrita compagnia di appassionati può
metterci al riparo da qualsiasi inconveniente e regalarci serate
all'insegna del divertimento, quindi si tratta di un fattore da tenere
in debita considerazione. Veniamo quindi alla realizzazione tecnica e
cominciamo subito col dire che le meraviglie viste in TrackMania 2:
Canyon sono un'altra cosa rispetto a Stadium, molto più semplice e
"spoglio", dunque meno impressionante in termini di impatto visivo.
Intendiamoci: i passi in avanti rispetto all'episodio del 2006 sono
sostanziali e si vedono tutti, la fluidità è alta anche su
configurazioni non al top e si è giocato in modo interessante con luci e
ombre, anche a supporto del gameplay, ma il risultato finale rientra
semplicemente nella norma rispetto a ciò a cui ormai i possessori di PC
sono abituati nell'ambito dei giochi di guida.
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mercoledì 3 luglio 2013
TrackMania 2:Stadium
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