Ethero

lunedì 11 novembre 2013

Heroes Of The Storm

  • Genere:Strategico

  • Sviluppatore:Blizzard

  • Data uscita:Gennaio 2914


    Con League of Legends che domina il mercato e Dota 2 che insegue da vicino il colosso Riot è difficile vedere uno spiraglio per un nuovo contendente. Blizzard, dal canto suo, non è una casa di sviluppo che si lascia certo demoralizzare o che ha paura di esporsi e così neanche dodici mesi fa, incurante della sfida, si è lanciata nel progetto Blizzard All Stars, un MOBA avente come protagonisti tutti gli eroi più carismatici della casa californiana.
    Il feedback fu devastante: le meccaniche estremamente basilari, e un design che non riusciva a convincere anche i fan più accaniti non facevano presagire nulla di buono. Ma si sa, quando Blizzard annusa il flop, piuttosto di fallire, rade al suolo l'intero progetto per ripartire: così fu per Ghost e così è stato questa volta.

    Dalle ceneri però sorge un nuovo nome: Heroes of the Storm, un Massive Online Battle Arena dalle meccaniche decisamente più classiche e dal design, questa volta sì, nettamente convincente. Un lungo panel durante il Blizzcon 2013 ne ha messo in evidenza i dettagli principali e noi ovviamente l'abbiamo seguito da vicino.
    Innanzitutto Dustin Browder e i suoi hanno dipanato ogni nostro dubbio sulla capacità di coesistenza dei tre universi Blizzard nello stesso mondo. L'oscurità dei personaggi di Diablo non si sposa bene infatti con le texture più ricercate e le armi futuristiche di Starcraft, ma gli artisti al lavoro sul progetto sono riusciti a trovare una via di mezzo che potesse soddisfare finalmente davvero tutti, donando ai personaggi uno stile cartoon come colorazioni e modelli, simile a quanto visto su Warcraft, ma lasciando intonsa l'anima di ogni singolo eroe, affiancandogli ovviamente abilità uniche estremamente rappresentative.
    Arthas, ad esempio, apparirà sul campo di battaglia fiancheggiato da una schiera di frost ghouls, ma potrà evocare anche il suo drago Sindragosa, mentre l'Elite Tauren Chieftain camminerà rapidamente a suon di rock 'n' roll e potrà balzare in un punto qualsiasi della mappa con il suo Stage Dive (esattamente come l'ultimate di Pantheon per tutti coloro che giocano a League of Legends), o ancora Abathur di Starcraft II, che potrà infestare gli eroi alleati e da lì utilizzare le sue abilità di difesa e attacco attivamente.
    Se quindi abilità e sinergie saranno tutte da scoprire, Blizzard ha ben pensato di inserire anche nuove meccaniche nelle mappe, come ad esempio i Dragon Shrine per variare le meccaniche dei MOBA che tutti ormai conosciamo alla perfezione. Sul terreno di gioco, in questo caso, i combattenti dovranno conquistare due obelischi posti alle estremità della mappa e una volta ottenuto il loro appoggio un eroe diverrà un Dragon Knight, con poteri distruttivi in grado di cambiare letteralmente le sorti del match. Gli esempi non finiscono certo qui, visto che allo stesso modo sarà possibile corrompere un capitano pirata portandogli specifici dobloni d'oro per far cannoneggiare i nemici dalla distanza dai galeoni della sua flotta, o ancora raccogliere teschi da un dungeon e sacrificarli su un altare per evocare un grave golem gigantesco che correrà in aiuto del nostro team.
    Ciò porterà una grandissima varietà al gioco, sicuramente maggiore rispetto a quanto visto negli altri moba fino ad ora. Ognuna di queste quest sarà legata specificatamente ad una mappa diversa, con strade da percorrere e strategie da compiere per vincere in modi completamente differenti di volta in volta. A questi elementi principali si aggiunge poi la possibilità di conquistare i campi nella classica jungle, costringendo i mob sconfitti ad aiutare il nostro team e ad ottenere buff e potenziamenti specifici per facilitarci nell'assalto della base avversaria.

    Non poteva mancare una piccola parentesi sulle skin, e da semplici ricolorazioni dei vestiti base ci saranno varianti più o meno complesse. Come esempio è stato usato Diablo, che nella sua forma avanzata subirà una fusione con un murlock diventando Lurkablo, una skin senza lore specifico ma che attirerà i giocatori proprio grazie al suo umorismo. Questo accade quando i mondi Blizzard si scontrano e vedere Uther Lightbringer indossare una suit da medico di Starcraft II ci ha lasciato davvero colpiti per la malleabilità dei modelli e la cura che il team di artisti sembra aver riposto anche in questo frangente.
    L'idea dei dev rimane comunque quella di creare un gioco alla portata di tutti, con un tempo medio di durata di circa venti minuti a partita e incentrato più che sulla singola skill che sul teamplay più puro. Per quanto riguarda i ruoli non potevano invece mancare quelli dei classici support, nel quale rientrerà il sopracitato Uther, e gli specialist dedicati esclusivamente a massacrare le truppe del nemico. Con buona probabilità vi saranno ulteriori differenziazioni e compariranno anche tank e puri damage dealers dalla distanza, ma in questa occasione il focus è stato principalmente su queste due posizioni e non ci resta che aspettare di poter provare il gioco con mano per approfondirne la conoscenza.

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