Ethero

venerdì 4 marzo 2016

Trackmania Turbo

  • Piattaforme:PC, PS4, Xbox One

  • Genere:Guida arcade

  • Data uscita:25 marzo 2016

     

     

    Avevo provato Trackmania Turbo durante lo scorso E3, in uno stand Ubisoft affollatissimo, e ne avevo ricavato impressioni positive, a patto di non aspettarsi né una simulazione né un titolo particolarmente complesso: parliamo di un arcade esagerato, con un modello di guida credibile ma tutt'altro che realistico e una grande enfasi posta sulla creazione di circuiti, sul multigiocatore online e sulle care, vecchie partite con gli amici sullo stesso divano, una delle forme più alte di divertimento videoludico che le ultime due generazioni di console sembrano avere obliato.
    Oggi, dopo qualche giorno passato sulla closed beta e un evento tenutosi direttamente alla sede italiana di Ubisoft, a circa un mese dal rilascio definitivo, eccovi un aggiornamento
    Molte delle gare partono con un elicottero che molla la nostra vettura in pista, così da farle guadagnare velocità immediatamente, con un singolo tasto si riavvia istantaneamente la gara dal principio, con un altro si accelera e con il grilletto sinistro si dovrebbe frenare.
    Sottolineo il condizionale perché, un po' come la defunta saga di Ridge Racer, il freno serve solamente per impostare le derapate, indispensabili per non perdere troppa velocità nelle numerose curve a U che il titolo propone, soprattutto lungo i primi due campionati.
    Già una descrizione sommaria del sistema di controllo, insomma, è sufficiente per mettere in chiaro che l'ultima fatica Ubisoft è tutta a base di velocità, rampe improbabili, circuiti fuori di testa e una spietata corsa contro il tempo.
    L'assenza di altre vetture nelle modalità per giocatore singolo, con l'enfasi posta sulla sfida a se stessi e ai ghost dei nostri amici, seppure rischiosa, sembra giustificata dal track design, che coniuga percorsi brevi, ricchi di curve, saliscendi e rampe, con passaggi angusti, in cui la vera sfida consiste nel centrare la carreggiata e rimanerci: in questi passaggi, la presenza di altre vetture sui tracciati mal si sposerebbe con la filosofia di gioco.
    Di più: una delle cose che meno mi ha convinto, nell'ambito di una prova comunque soddisfacente, è rappresentata dalla fisica di gioco e da come i programmatori hanno deciso di gestire gli scontri con il guard rail e altri ostacoli presenti in pista: il mezzo è molto nervoso, e una minima imperfezione da parte del giocatore può corrispondere ad un volo fuori pista, dopo il quale l'unica soluzione è riavviare la gara.
    Di contro, schiantarsi contro il bordo pista a 325 km orari non sembra avere effetti tangibili sul nostro mezzo, se non un minimo decremento della velocità di crociera: proprio a seguito di questa scelta, su molte delle piste, quando le curve si fanno impervie, la tattica migliore risulta essere quella di giocare di sponda, appoggiandosi ai bordi così da reimpostare la curva, con il prodotto che sembra quasi scimmiottare i momenti peggiori della saga di Gran Turismo.

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