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venerdì 14 agosto 2015

War Thunder

  • Piattaforme:PC, PS4

  • Genere:Simulazione volo

  • Sviluppatore:Gaijin Entertainment

  • Data uscita:Disponibile

     

     

    Il mondo dei giochi free-to-play è fatto di gioie e dolori. Ma soprattutto di dolori. Dobbiamo ammetterlo: oggigiorno, quando sentiamo parlare di free-to-play, iniziamo a storcere il naso e a procedere con molta, moltissima cautela. Perché se, da un lato, è vero che sotto questo particolare modello economico si nascondono delle vere e proprie gemme videoludiche, è anche vero che il mare dei free-to-play è denso di prodotti scadenti e pensati per mungere i portafogli dei giocatori.
    Oggi, per nostra fortuna, vi parliamo di una delle poche gemme: War Thunder. Questo gioco uscì a Ferragosto di due anni fa, determinato a inseguire il successo di Word of Tanks ma spostando l’attenzione sugli aerei della seconda Guerra Mondiale. Ai comandi dello sviluppo del gioco, infatti, ci sono i Gaijin, studio di Mosca che ha portato sui nostri schermi alcuni fra i giochi di volo semi-arcade più apprezzati degli ultimi tempi, tra cui l’eccellente IL-2 Sturmovik: Birds of Prey. Gaijin, nel corso degli ultimi due anni, ha trasformato in maniera radicale il proprio gioco arrivando ad includere i carri armati e una modalità simulativa, fornendo al giocatore un’esperienza a tutto tondo che, a due anni di distanza dal lancio, continua a sorprenderci.
    Il segreto del successo di War Thunder, come detto, risiede nell’enorme varietà di contenuti offerta al giocatore. Due diverse modalità di gioco - carri e aerei - così differenti tra loro da rappresentare quasi due giochi a se stanti, le quali si diramano a loro volta in battaglie realistiche e battaglie arcade, con regole e comportamento dei mezzi che cambiano in maniera radicale. E poi ancora, tornei, battaglie storiche, battaglie personalizzate, eventi. War Thunder è un gioco completo, un titolo così denso di contenuti da tenere testa ai normali giochi retail.
    Iniziamo dagli aerei, vero fiore all’occhiello dell’esperienza e terreno in cui i Gaijin sanno mettere in mostra i propri punti di forza. La modalità arcade, la più giocata, consente di entrare in battaglie mordi e fuggi della durata media inferiore ai 10 minuti, con obiettivi che variano di partita in partita. Il deathmatch tra aerei, modalità su cui la concorrenza a marchio Wargaming.net ha puntato per il suo World of Warplanes, viene qui ridotta a una delle tante partite disponibili, ed è per la verità piuttosto rara. War Thunder è infatti un gioco estremamente tattico, in cui - spesso - l’obiettivo riguarda la conquista di una porzione di spazio aereo, di uno o più campi di aviazione o la distruzione delle forze nemiche terrestri. Avete capito bene: distruggere gli altri aerei non è teoricamente necessario per vincere la partita, ma il dogfighting nasce spontaneo nei cieli in prossimità degli obiettivi. La presenza di caccia e bombardieri modifica l’assetto delle partite, obbligando di fatto i giocatori ad assumere dei ruoli di attacco e di difesa. Anche in modalità arcade, nonostante un po’ di caos fisiologico e un certo numero di giocatori che si limita a sparare a tutto quello che si muove, si possono mettere in pratica vere e proprie tattiche che, spesso, pagano con ottimi risultati in classifica. In modalità arcade, inoltre, il giocatore ha la possibilità di utilizzare più di un equipaggio: in caso di abbattimento del proprio velivolo, infatti, il giocatore può rientrare in battaglia con un altro aereo e continuare a giocare. Non vi è il rischio, dunque, di partite della durata di pochi secondi a causa di un impatto in volo o di uno scontro particolarmente sfortunato.
    In modalità realistica, invece, le cose cambiano profondamente. In primo luogo, il gioco fa uso di un modello di volo semi-realistico, che costringe il giocatore a prestare più attenzione alle proprie manovre e lo mette faccia a faccia con i limiti fisici dell’aeromobile, obbligandolo inoltre a decollare dal campo di volo all’inizio di ogni partita. In secondo luogo, tutte le assistenze allo sparo tipiche della modalità arcade - come l’hud e il calcolo della deflessione del tiro - spariscono. Il velivolo, inoltre, resiste a un numero infinitamente più basso di colpi, aumentando in maniera sensibile la difficoltà di gioco e costringendo il giocatore ad atterrare alla base per riparare gli eventuali danni. Inoltre, non vi è la possibilità di respawnare. Purtroppo gli sviluppatori non hanno voluto andare fino in fondo con la simulazione, introducendo molti compromessi che impediscono ai maniaci dell’aviazione di godersi appieno il controllo del proprio aeromobile. Anche se tutte le strumentazioni interne all’abitacolo funzionano, mancano diverse opzioni che, tuttavia, saranno notate solo dai veri maniaci del volo.

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