Ethero

mercoledì 12 giugno 2013

The Witcher 3

  • Genere:Gioco di ruolo

  • Sviluppatore:CD Projekt

  • Data uscita:Marzo2014

     

    Il mondo di Geralt non è un mondo di pace, i regni a nord sono flagellati dalle guerre, e una forza misteriosa esce dalle leggende per diventare una minaccia tangibile. I nostri dettagli sulla storia, però, si fermano qui: un po' per non spoilerare, e un po' per mantenere un discreto riserbo sugli sviluppi della narrazione, gli sviluppatori hanno dosato sapientemente le informazioni date durante la presentazione, riuscendo comunque a creare un'atmosfera di altissimo spessore. 
    L'isola nella quale ci aggiriamo è grande, da sola, come l'intera mappa del secondo capitolo della serie. Una sensazione degli ampi spazi è possibile averla perdendo lo sguardo negli orizzonti: in ogni direzione c'è qualche posto da esplorare, sia esso una montagna lontana, una torre in rovina, un villaggio o un sentiero che si perde tra i boschi.
    Non è solo una questione di morfologia del terreno, di vegetazione, o di colore del cielo, anche le architetture e le conformazioni di castelli e villaggi giocano la loro parte nel caratterizzare le isole del nord, confermando ancora una volta l'abilità degli artisti del team polacco nel padroneggiare gli strumenti a loro disposizione. 
    Non sappiamo esattamente cosa stia succedendo a livello narrativo, dicevamo, ma la missione che abbiamo visto giocare già da sola è riuscita a darci un'idea del respiro ludico di The Witcher 3. Dopo una breve visita a una fortezza, Geralt si incammina verso un villaggio solitario, anzi, più che incamminarsi usa il sistema di trasporto veloce, ora indispensabile viste le dimensioni del mondo di gioco e la struttura libera dell'esplorazione di un open world ricco di vita. Ovviamente, prima di potersi spostare rapidamente bisogna aver raggiunto i vari punti d'interesse in maniera tradizionale, magari in barca, occasione che permette agli sviluppatori di spiegarci come il sistema di cambiamenti atmosferici abbia delle conseguenze importanti sul gameplay. Prendere il largo durante una tempesta non è una buona idea, infatti, visto che il nostro Strigo vedrebbe messe a dura prova le sue capacità di nuotatore dalle gelide acque nordiche e dalla forza degli elementi. Anche il ciclo giorno-notte ha il suo peso, avventurarsi per foreste nel cuore della notte espone lo Strigo a pericoli maggiori di quelli diurni, fosse solo per la maggiore attività dei branchi di lupi col favore delle tenebre.
    Ma torniamo al villaggio, un agglomerato di case animato da una ventina di personaggi, ognuno preoccupato dalla presenza di un'entità misteriosa che dimora nei boschi circostanti.
    Il protagonista si offre di occuparsene, dietro lauto compenso, ma tutta la contrattazione tra il giocatore e gli npc si basa su un sistema di scelte e conseguenze non sempre ovvie. Si fa presto a ritrovarsi lungo un sentiero narrativo inaspettato, obbligando così all'attenta valutazione degli interessi in gioco. 
    Geralt è un cacciatore di mostri esperto, così si guadagna da vivere, ma non per questo è immune alle capacità delle creature più potenti. Non si tratta di boss, attenzione, solo di entità particolarmente capaci che richiedono un approccio tattico ragionato. Abbiamo visto, per esempio, un incrocio tra un lupo mannaro, un cervo e un caprone agire sulla percezione della realtà del protagonista, modificandone la visione così da muovere i suoi attacchi nella quasi invisibilità. Ancora, un temibile Lesher (umanoide con corna da cervo e corpo quasi vegetale), in grado di controllare gli elementi muovendo rami e radici a suo piacimento, indirizzando nel contempo gli attacchi di lupi e corvi. 
    Sul fronte dell'intelligenza artificiale abbiamo notato dei margini di miglioramento, con movimenti nemici non sempre perfetti, ma va anche detto che il titolo è al momento in pre-alpha e certo non manca il tempo per sistemare i dettagli di una produzione che, già allo stato attuale, pare migliore di tante altre. 
     Il mondo di The Witcher 3 è grande trentacinque volte quello del secondo capitolo, è completamente libero per essere esplorato senza tempi di caricamento, ed è ricco di eventi, personaggi, e missioni secondarie per più di cento ore di gioco.
    Ci troveremo circa ottanta diversi tipi di mostri, ognuno con le sue routine personali, ognuno schedato in un comodo bestiario che permetterà al giocatore di studiare le tattiche migliori per averne ragione. C'è bisogno di scrivere che non è saggio andare a caccia di lupi mannari con la luna piena? Non si sa mai, e così ogni creatura viene catalogata con i suoi punti forti e deboli, magari dopo averli individuati grazie allo speciale sesto senso di Geralt che gli permette di scoprire indizi e tracce invisibili ai comuni esseri umani.

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