Ethero

sabato 12 settembre 2015

Mad Max


  • Piattaforme:PC

  • Genere:Azione

  • Distributore:Warner

  • Data uscita:4 settembre 2015

     

     

    In un periodo in cui i giocatori PC devono ancora riprendersi dall’affair Batman: Arkham Knight, sono arrivati sul mercato due titoli molto attesi le cui versioni per PC erano tenute sotto stretta sorveglianza proprio per il pasticcio combinato da Warner e Rocksteady con il nuovo capitolo di Arkham. Da un lato Metal Gear Solid V: The Phantom Pain con il suo carico di ripicche, rimpianti ed enormi aspettative per tutto quello che è successo a Mr. Kojima. Dall’altro Mad Max, gioco con sicuramente meno appeal ma molto atteso dagli amanti degli action free-roaming, dai fan di Just Cause e da chi è rimasto folgorato dal film di George Miller. Lo abbiamo già recensito qui in versione console e, seppur il voto finale non sia stato altissimo, abbiamo riconosciuto alla creatura di Avalanche Studios diversi pregi, non ultimi l’elevato grado di personalizzazione della fiammante Magnum Opus, le meccaniche di gioco poco originali ma solide e rodate e gli ottimi effetti atmosferici. Abbiamo così deciso di testare il gioco anche su PC per vedere se dopo l’ottima versione PC di The Phantom Pain anche Mad Max si comportasse altrettanto bene. Ecco com’è andata.
    Mad Max è forse uno dei titoli a tripla A con una versione PC tra le migliori viste quest’anno. Lo abbiamo testato con un Intel Core i7 930 a 2.8 GHz, 12 GB di RAM, una GeForce GTX 770 con driver Nvidia 355.82 (ottimizzati proprio per questo titolo) e un SSD Samsung da 256 GB, scaricando il tutto da Steam dove il gioco è disponibile a 49,99 euro. Fin dal primo avvio ci si accorge di come il team svedese abbia mantenuto appieno le promesse di uno sviluppo su PC attento e premuroso, al pari di quello per Xbox One e PlayStation 4. In effetti, con Vsync attivato, siamo riusciti a mantenere i 60 fps stabili pressoché in tutte le nostre 6-7 ore di prova, pur maxando tutte le numerose impostazioni grafiche. Anzi, abbiamo fatto di più. Visto che non c’è un vero controllo sull’antialiasing (si può solo attivare o disattivare) e che molto probabilmente Avalanche ha optato nativamente per un filtro di tipo FXAA, abbiamo preferito attivare il più efficace SMAA tramite SweetFX, ottenendo un risultato migliore in termini di AA senza però un impatto gravoso sulla fluidità.
    Senza Vsync abbiamo raggiunto in alcuni punti anche i 70 fps, ma con l’apparire del tearing abbiamo preferito riattivare il Vsync e giocare con 60 fps davvero granitici. Per quanto riguarda le opzioni disponibili, l’unico rammarico è proprio l’assenza di un parametro davvero valido per l’AA, ma per il resto abbiamo sette valori da impostare per filtro anisotropico (fino a 16x), cinque impostazioni per il dettaglio geometrico e tre per la risoluzione delle ombre. Troviamo poi l’attivazione/disattivazione del motion blur, degli effetti particellari, del SSAO (niente HBAO+ invece) e del parallax mapping. Ma non è finita qui visto che ci sono impostazioni anche per le texture, l’illuminazione, l’upsampling della nebbia e degli effetti particellari, la profondità di campo e la luce volumetrica. Con tutti questi valori al massimo livello e giocando in Full HD, la nostra GTX 770 ha retto alla grande, anche perché le texture (forse il vero punto debole nel quadro grafico del gioco) non hanno mai messo in crisi i 2 GB di VRAM di cui è dotata la scheda. Gli unici micro-segnali di rallentamento e gli unici fenomeni di leggerissimo stuttering li abbiamo avuti in alcuni inseguimenti in auto nel deserto con tanto di esplosioni e molta sabbia che si levava dal terreno, ma si è trattato di fenomeni davvero isolati e di poco conto, che non hanno minimamente intaccato l’esperienza di gioco. Su Reddit si legge anche di giocatori che con una GTX 970 hanno fatto girare il gioco maxato a 4K/60 fps, giusto per ribadire quanto questa versione per PC sia leggera, ampiamente scalabile e adatta davvero a qualsiasi PC. Nel nostro caso, visti i limiti del monitor, ci siamo limitati a 1920x1200 pixel, ma sinceramente non ci aspettavamo che un processore così datato e una GPU non certo nuovissima facessero filare tutto in modo così liscio.
     
    Merito di ciò va anche a una complessità grafica del gioco non certo da primato. Intendiamoci, con tutto al massimo Mad Max è un bel gioco da vedere e ha anche i suoi momenti di classe (il character-design, il ciclo giorno-notte, le tempeste di sabbia), ma non è all’altezza di un The Witcher 3 o di un Assassin’s Creed: Unity (quello ultra patchato naturalmente), avvicinandosi se mai a Metal Gear Solid V: The Phantom Pain, che però riserva qualche soddisfazione in più. A non convincere sono soprattutto la qualità altalenante delle texture e alcuni limiti osservati anche su console, come il saltuario caricamento delle texture in ritardo e la scomparsa improvvisa dei cadaveri dei nemici. Inoltre (ma non è certo colpa del motore grafico) nelle prime ore di gioco l’ambientazione desertica è davvero molto ripetitiva e priva di trovate sceniche degne di nota, mentre con il trascorrere delle ore le cose migliorano sensibilmente su questo versante. Insomma, non un capolavoro grafico ma nemmeno un titolo poco curato o “buttato lì” in quattro e quattr’otto, che comunque vi consigliamo caldamente anche se non avete chissà quale PC. Considerando poi che su PlayStation 4 e su Xbox One ci si deve accontentare dei 1080p a 30 fps (e sulla console di Microsoft si scende a volte anche a 26 fps), la scelta della versione per PC è davvero attraente e fa risparmiare anche una ventina di euro. Più di così! 

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