Genere:Action
Sviluppatore:Ubisoft
Data uscita:23 Agosto 2013
Se infatti la versione Classic si limiterà ad offrire un'unica versione di spia armata in un modo ben preciso e fronteggiata da un singolo archetipo di mercenario, anche lui ancorato ad uno specifico set di equipaggiamento, la modalità Blacklist sfrutterà pesantemente il sistema di customizzazione implementato nella modalità single player del nuovo Splinter Cell strizzando l'occhio alle più importanti innovazioni portate sul mercato dagli shooter moderni, su tutti i vari Call of Duty e Battlefield. Inizialmente potremo infatti scegliere tre differenti classi per le Spie e altrettante per i Mercenari che rappresenteranno una sorta di configurazione di base in grado di portare sullo schermo le varie possibilità di utilizzo di queste due fazioni. Raggiunto un certo livello di esperienza, si sbloccherà la possibilità di personalizzare in toto la propria classe scegliendo tra gli svariati gadget, le armi, le corazze, i visori e le abilità speciali che ogni fazione ha a disposizione e che si sbloccheranno giocando Splinter Cell: Blacklist nelle sue varie anime. In totale al giocatore verranno offerte più di 500 combinazioni per portare su schermo la classe perfetta e più adatta al suo stile di gioco. Nella nostra lunga sessione di prova con entrambe le modalità, ognuna giocata su due differenti mappe, abbiamo potuto prima di tutto apprezzare le conseguenze dei due diversi stili di gameplay. Spie vs Mercenari Classic è molto più riflessivo, a tratti tattico e l'empatia tra i due membri di ogni squadra deve essere massima per uscire vincitori dalla sfida. Tra l'altro l'obbligo di avere un preciso set di equipaggiamento sempre uguale fa sì che nell'arco di poche ore lo scontro si risolva tutto nell'abilità del giocatore e nella sua conoscenza delle mappe. Non capita infatti di rado di nascondersi in piccoli anfratti subito dopo aver violato un terminale, andando avanti a colpi di flashbang per cercare di distrarre il nemico il tempo necessario a completare l'hacking piuttosto che affrontarlo a viso aperto. Anche i mercenari dovranno essere bravi a gestire l'area di gioco tenendo in considerazione il malus dato da una velocità di movimento minore e la difficoltà di coprirsi a vicenda non appena raggiunta l'area in fase di violazione. Nel quattro contro quattro di Blacklist la situazione cambia completamente: il gameplay si fa subito più frenetico, immediato e anche soltanto la possibilità di scegliere il proprio equipaggiamento, può aiutare il novizio a non trovarsi troppo spiazzato in un combattimento che potrebbe altrimenti risultare impari se non si ha abbastanza esperienza sulle mappe. Abbiamo visto droni esplosivi in azione, disturbatori elettronici, granate fumogene e velenose oltre a mine di prossimità che ci hanno regalato non pochi double e triple kill se piazzate in modo tattico di fronte a un terminale. Tra l'altro, altra piccola chicca è rappresentata dalle telecamere disseminate per lo scenario che consentono ai mercenari di tenere sott'occhio lo scenario quando esanimi in attesa dello spawn successivo così da poter andare più rapidamente verso l'obiettivo. Ovviamente le Spie sono libere di far saltare in aria questi sistemi di sicurezza, uscendo però allo scoperto. Se non si fosse ancora capito, le impressioni di gioco sono state molto positive per questa modalità multiplayer competitiva che potrebbe rappresentare una valida e stuzzicante aggiunta al single player di Splinter Cell: Blacklist oltre a rendere felici i fan storici della serie.
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