Partiamo proprio dal multigiocatore competitivo che in Splinter Cell: Blacklist
si concretizza con un ritorno estremamente apprezzato da tutti i fan
della serie, la modalità Spie vs Mercenari. Colpevolmente assente in
Conviction e introdotta originariamente con il capitolo Pandora's
Tomorrow, rappresenta un esempio particolarmente divertente e immediato
di multiplayer asimmetrico. Due differenti fazioni con abilità e stili
di combattimento ben diversi devono infatti darsi battaglia all'interno
di mappe progettate ad hoc per portare a termine dei compiti specifici.
La peculiarità è tutta in questa asimmetria tra le due squadre. Le spie
sono infatti piuttosto leggere in termini di protezioni e armature e
sono armate di pistole silenziate e mitragliatori compatti ma hanno
dalla loro parte una grandissima agilità e rapidità di movimento oltre
ad una selezione di gadget e visori in grado di offrire un grande
vantaggio sul campo di battaglia. Inoltre sono in grado di arrampicarsi
sullo scenario e sfruttare anfratti quali i condotti di ventilazione per
spostarsi indisturbati attraverso lo scenario. Come se questo non
bastasse, le zone d'ombra sono in grado di rendere le spie quasi
invisibili ad occhio nudo e consentono loro di studiare adeguatamente lo
scenario prima di colpire alle spalle l'avversario di turno così da
metterlo fuori gioco con un singolo colpo melee. Questo stile di gioco è
accentuato dalla visuale in terza persona che contraddistingue il
gameplay di questa fazione. Il loro obiettivo è quello di portare a
termine l'hacking di tre differenti computer disseminati per ogni
livello prima che il tempo a disposizione scada. I mercenari sono
ovviamente la risposta perfettamente complementare: sono armati di tutto
punto, dotati di corazze molto spesse che li rendono lenti nel
movimento e piuttosto impacciati nel salire persino le scale ma allo
stesso tempo quasi invulnerabili nello scontro a fuoco e vivono le
battaglie con il preciso obiettivo di evitare che i terminali vengano
violati, sorvegliando l'area e sparando contro ogni essere umano in
movimento.
Il focus sulle armi da fuoco si riversa anche sulla scelta della visuale
che diventa in prima persona, come in qualsiasi shooter moderno. Ogni
match è composto da due round di dieci minuti dove i giocatori
controllano entrambe le fazioni a turno. Vincitrice è la squadra che
avrà violato più terminali. La grande idea di Ubisoft per questo nuovo
Splinter Cell non si limita però ad aver riportato sulla scena una
storica modalità di gioco competitiva della serie ma di averla
implementata in una doppia veste. Da un lato avremo infatti Spie vs
Mercenari Classic e dall'altro la versione riveduta e potenziata,
Blacklist. Le differenze tra le due modalità sono poche ma corpose.
Prima di tutto cambia il numero di giocatori: nella classica saranno in
quattro a sfidarsi in un due contro due, nella nuova modalità le squadre
saranno invece composte da quattro giocatori ognuna. Ma la grande
novità è nella questione della personalizzazione.
Se infatti la versione Classic si limiterà ad offrire un'unica versione
di spia armata in un modo ben preciso e fronteggiata da un singolo
archetipo di mercenario, anche lui ancorato ad uno specifico set di
equipaggiamento, la modalità Blacklist sfrutterà pesantemente il sistema
di customizzazione implementato nella modalità single player del
nuovo Splinter Cell strizzando l'occhio alle più importanti innovazioni
portate sul mercato dagli shooter moderni, su tutti i vari Call of Duty
e Battlefield.
Inizialmente potremo infatti scegliere tre differenti classi per le Spie
e altrettante per i Mercenari che rappresenteranno una sorta di
configurazione di base in grado di portare sullo schermo le varie
possibilità di utilizzo di queste due fazioni. Raggiunto un certo
livello di esperienza, si sbloccherà la possibilità di personalizzare in
toto la propria classe scegliendo tra gli svariati gadget, le armi, le
corazze, i visori e le abilità speciali che ogni fazione ha a
disposizione e che si sbloccheranno giocando Splinter Cell: Blacklist
nelle sue varie anime. In totale al giocatore verranno offerte più di
500 combinazioni per portare su schermo la classe perfetta e più adatta
al suo stile di gioco. Nella nostra lunga sessione di prova con entrambe
le modalità, ognuna giocata su due differenti mappe, abbiamo potuto
prima di tutto apprezzare le conseguenze dei due diversi stili di
gameplay. Spie vs Mercenari Classic è molto più riflessivo, a tratti
tattico e l'empatia tra i due membri di ogni squadra deve essere massima
per uscire vincitori dalla sfida.
Tra l'altro l'obbligo di avere un preciso set di equipaggiamento sempre
uguale fa sì che nell'arco di poche ore lo scontro si risolva tutto
nell'abilità del giocatore e nella sua conoscenza delle mappe. Non
capita infatti di rado di nascondersi in piccoli anfratti subito dopo
aver violato un terminale, andando avanti a colpi di flashbang per
cercare di distrarre il nemico il tempo necessario a completare
l'hacking piuttosto che affrontarlo a viso aperto. Anche i mercenari
dovranno essere bravi a gestire l'area di gioco tenendo in
considerazione il malus dato da una velocità di movimento minore e la
difficoltà di coprirsi a vicenda non appena raggiunta l'area in fase di
violazione. Nel quattro contro quattro di Blacklist la situazione cambia
completamente: il gameplay si fa subito più frenetico, immediato e
anche soltanto la possibilità di scegliere il proprio equipaggiamento,
può aiutare il novizio a non trovarsi troppo spiazzato in un
combattimento che potrebbe altrimenti risultare impari se non si ha
abbastanza esperienza sulle mappe. Abbiamo visto droni esplosivi in
azione, disturbatori elettronici, granate fumogene e velenose oltre a
mine di prossimità che ci hanno regalato non pochi double e triple kill
se piazzate in modo tattico di fronte a un terminale.
Tra l'altro, altra piccola chicca è rappresentata dalle telecamere
disseminate per lo scenario che consentono ai mercenari di tenere
sott'occhio lo scenario quando esanimi in attesa dello spawn successivo
così da poter andare più rapidamente verso l'obiettivo. Ovviamente le
Spie sono libere di far saltare in aria questi sistemi di sicurezza,
uscendo però allo scoperto. Se non si fosse ancora capito, le
impressioni di gioco sono state molto positive per questa modalità
multiplayer competitiva che potrebbe rappresentare una valida e
stuzzicante aggiunta al single player di Splinter Cell: Blacklist oltre a rendere felici i fan storici della serie.
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