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mercoledì 15 maggio 2013

Sanctum 2

  • Genere:Strategico

  • Sviluppatore:Coffee Stain Studios

  • Data uscita:15 maggio 2013

    La struttura di gioco di Sanctum 2 è relativamente semplice. In ogni scenario dovremo infatti piazzare torrette, blocchi e quant'altro per impedire che i nemici riescano a raggiungere in tempi brevi il Nucleo, una fonte di energia posta in determinati punti della mappa. Ci troveremo ad affrontare un numero variabile di assalti ognuno dei quali divisi in due fasi, una in cui sarà necessaria la pianificazione degli oggetti sopracitati all'interno della mappa e una seconda in cui i nemici spawneranno da uno o più punti, nella quale dovremo agire personalmente armati di bocche da fuoco per aiutare i nostri sistemi difensivi a sterminarli. Questo maggiore coinvolgimento dell'utente si rivela essere la principale rivoluzione apportata dalla serie Sanctum al genere, poiché in questa seconda fase dovrà svolgere un ruolo attivo per riuscire a portare a termine ogni ondata. Un approccio passivo non è dunque annoverato tra le scelte di Coffee Stain Studios, e a nostro avviso si rivela un'ottima scelta poiché riesce a tenere alto il ritmo di gioco e a permettere al giocatore di porre rimedio ad eventuali cattive scelte nella disposizione delle difese, senza obbligarlo, almeno nella maggior parte dei casi, a ripetere l'intero livello. La componente FPS è ben realizzata, soprattutto per le migliorie al sistema di movimento del protagonista, e ricoprire di piombo i nemici sarà una vera e propria goduria.
    Tra un'ondata e l'altra il gioco farà letteralmente cadere dal cielo un quantitativo variabile di risorse, che si dividono in semplici blocchi da piazzare lungo il percorso e materiali da impiegare nella costruzione di mitragliatrici, torri elettriche e quant'altro. Rispetto al primo Sanctum nella fase di pianificazione avremo a disposizione un tempo ben preciso (e piuttosto limitato, si parla infatti di 1-2 minuti massimo) dedicato alla costruzione, e non sempre sarà entusiasmante dover sprecare secondi preziosi nello spostarsi da una parte all'altra della mappa per il rifornimento. Oltre a creare nuovi strumenti di difesa sarà infine possibile migliorare quelli esistenti, grazie a un sistema di upgrade dinamico che aumenterà in modo graduale e in base a ogni singola risorsa impiegata le statistiche degli arnesi disposti sul campo. Riuscire a creare un labirinto sufficientemente complesso è dunque il requisito principale per riuscire a completare con successo ogni assalto, e capiterà talvolta che vi ritroviate a ridistribuire le risorse accumulate durante la partita per creare nuove varianti al vostro percorso e rendere più efficace la difesa.
    Una delle tante novità presenti in Sanctum 2 è l'introduzione di un sistema di classi. All'inizio di ogni livello ci verrà concesso di selezionare uno tra i quattro personaggi disponibili, che differiscono per il tipo di armi imbracciate, velocità di movimento e agilità in generale, o dei bonus presenti di default che permetteranno ad esempio di infliggere danni aggiuntivi ai nemici. Oltre a questo potremo modificare l'arma secondaria, il tipo di torri che andremo poi a piazzare durante lo svolgimento della partita e una serie di perk, che consentono ad esempio di piazzare delle torri aggiuntive rispetto alle 10 canoniche, permettono al nucleo di rigenerare la propria salute nel tempo o aumentano la nostra potenza di fuoco nei 15 secondi successivi al respawn. Affrontare un singolo scenario con più personaggi rende l'esperienza di gioco molto più varia, poiché la differente potenza delle armi o il quantitativo di munizioni ci obbligheranno di volta in volta a utilizzare il potente cecchino per colpire i punti deboli di ogni nemico, piuttosto che inseguire i nemici lungo la mappa e colpirli dalla media distanza.
    La presenza di quattro personaggi in totale favorisce anche la presenza di un ottimo comparto multigiocatore, che con un sistema di drop in/out permetterà ai nostri amici di unirsi in qualsiasi momento alla partita in corso. La difficoltà e le statistiche dei nemici aumenteranno in base al numero dei partecipanti, ma il quantitativo di risorse attribuite in ogni intervallo e il tetto limite di difese piazzabili rimarrà purtroppo quello della modalità in singolo. Per risolvere il secondo inconveniente sarà necessario equipaggiare un perk ben preciso, mentre per il numero di materiali bisognerà, a turno o a priori, affidare a un giocatore la pianificazione della mappa. Gli utenti desiderosi di una vera sfida inoltre possono abilitare dei modificatori di gioco, che aumenteranno la potenza dei nemici e il quantitativo di esperienza ottenuto, utile per procedere di livello e sbloccare nuove torri e nuove armi.
    Come già osservato in sede di anteprima, lo stacco tra l'IA del primo capitolo e quella di Sanctum 2 è abissale. Gli sviluppatori hanno infatti riscritto da zero il comportamento dei nemici sulla mappa, che ora vi assaliranno senza scrupoli non appena vi avranno individuato. Lanciarsi contro di essi non sempre è un'ottima idea, poiché in certi frangenti la frequenza di respawn è davvero elevata e rischiereste di morire in breve tempo, tuttavia l'introduzione di questo aggro system permette di allontanare dal nucleo eventuali nemici sfuggiti alla potenza dei sistemi di difesa. La varietà dei nemici è più che buona, e davanti a ognuno sarà necessario adottare una strategia diversa per riuscire ad abbatterlo in breve tempo. Non mancano infine i boss, che a differenza dei nemici normali potranno distruggere i blocchi da voi creati e aprire rapidamente una vera e propria autostrada agli altri mostri.
    Per quanto riguarda la componente grafica ci possiamo ritenere più che soddisfatti. Sanctum 2 sfrutta l'Unreal Engine in modo più che dignitoso, e sulla nostra configurazione di prova non abbiamo riscontrato particolari problemi legati al frame rate, rimasto sempre inchiodato ai 60 FPS pur avendo impostato le opzioni grafiche al massimo. L'unico problema riscontrato risiede nel caricamento delle texture, a volte ritardato, che potrebbe far storcere il naso ai più. 
    Sul fronte della longevità non abbiamo nulla da criticare, ma avremmo sicuramente apprezzato una storia strutturata in maniera differente e forse più ricca. Il titolo la racconta attraverso un comic book che compare durante le schermate di caricamento, e se da un lato apprezziamo l'espediente perché annulla almeno in parte i tempi morti, dall'altro lo troviamo forse inadatto per approfondire come si dovrebbe la narrazione.

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