Ethero

sabato 27 settembre 2014

Lara Croft e il Tempio di Osiride

  • Piattaforme:PC, PS4, Xbox One

  • Genere:Action-Adventure

  • Sviluppatore:Crystal Dynamics

  • Data uscita:9 dicembre 2014

     

    Prima del reboot della serie, prima della nuova attenzione mediatica nei confronti del marchio Tomb Raider, i Crystal Dynamics avevano esordito nel celebre franchise di Eidos con Lara Croft e il Guardiano della Luce. Il gioco si distanziava da tutti gli altri capitoli della serie: in quanto spin-off, stravolgeva il gameplay proponendo un’esperienza cooperativa per due giocatori e una vista ortogonale, trasformando la celebre avventura in uno shooter dal ritmo incalzante abbinato alla risoluzione di enigmi.
    Si può dire, insomma, che lo spirito rivoluzionario dei Crystal Dynamics ha origine già in quel titolo digitale del 2010, che è culminato nel capolavoro datato 2013 e nel suo seguito, Rise of the Tomb Raider, in arrivo a Natale 2015. Nell’attesa di questo nuovo titolo (che ha già fatto discutere per il suo carattere di esclusività, forse temporale, sulla console Xbox One), i giocatori potranno cimentarsi in un altro spin-off della saga, seguito indiretto de Il Guardiano della Luce. Lara Croft e il Tempio di Osiride è stato presentato a pubblico e stampa in occasione della Gamescom 2014, a cui è seguito un evento organizzato a Milano, basato sulla stessa build: abbiamo avuto modo di provarlo in compagnia di altri tre giornalisti, completando il primo livello del gioco.
    Lara Croft e il Tempio di Osiride si presenta come un gioco la cui struttura è stata fortemente ricalcata su quella del titolo datato 2010. Ancora una volta parliamo di un’esperienza cooperativa, che questa volta aumenta il numero massimo di giocatori a quattro. Nel titolo, dunque, possiamo prendere il controllo di Lara e di altri tre compagni, un collega della nostra archeologa e due antichi egizi, risvegliati dalla rottura di una maledizione.
    La trama del gioco, infatti, vede la nostra beniamina avventurarsi nel tempio di Osiride, dove la maledizione di Seth ha preso il sopravvento, e trasforma la spedizione archeologica in una sorta di fuga da questo luogo un tempo sacro. I quattro personaggi disponibili si differenziano in due tipologie: Lara e il proprio collega sono dotati di armi da fuoco, e dispongono di un rampino che gli consente di scalare alcuni edifici. I due egizi, invece, hanno a disposizione un bastone capace di colpire dalla distanza con un fascio di luce, e possono creare una sfera su cui gli altri possono salire per raggiungere luoghi elevati. La combinazione delle abilità dei diversi personaggi viene utilizzata per la risoluzione di enigmi: ci sono piattaforme che si innalzano solo utilizzando il bastone sacro, luoghi raggiungibili soltanto con il rampino e sezioni di livello che richiedono l’uso di più abilità contemporaneamente.
    Il gioco permette di acquisire diverse armi nel corso dell’avventura, e di organizzare il un inventario con accesso rapido tramite i tasti sul D-Pad. L’arma di default (la pistola nel caso dei personaggi “moderni”, la staffa magica nel caso dei personaggi “antichi”) ha un numero illimitato di proiettili, mentre le altre armi raccolte nel corso dell’avventura consumano una barra dell’energia di colore blu, che può essere ricaricata attraverso la raccolta di ricariche, disponibili saltuariamente. Allo stesso modo, l’energia vitale non si ricarica automaticamente, ed è necessario raccogliere dei rari kit medici, solitamente collocati prima di ogni parte impegnativa del livello. In caso di morte di un personaggio, infine, c’è un respawn quasi istantaneo.
    Oltre alle armi, il giocatore può personalizzare l’equipaggiamento del personaggio con anelli magici e amuleti. Questi ultimi influenzano l’intero gruppo, ed è dunque possibile distribuirli fra i vari giocatori per dare luogo a delle combinazioni devastanti. Al fine di non rendere i personaggi eccessivamente potenti, ogni upgrade ottenuto fornisce anche un attributo negativo: è dunque onere del gruppo saper combinare effetti positivi e negativi, al fine di ottimizzare il risultato.
    Uno degli aspetti che più ci ha interessato in Lara Croft e il Tempio di Osiride riguarda la totale riconfigurazione del gioco a seconda del numero di giocatori presenti. Il titolo è interamente giocabile in single player, in quanto i puzzle hanno la capacità di modificarsi e di adattarsi a seconda della dimensione del party. La nostra prima run della demo si è svolta in single player: i puzzle risultavano più macchinosi, ma comunque risolvibili con una serie di passaggi logici. Nel momento in cui ci siamo ritrovati a giocare in quatto, la meccanica dei puzzle visti nell’esperienza in singolo è cambiata totalmente: alcuni puzzle che credevamo di sapere risolvere si sono rivelati completamente diversi, obbligandoci a ripensare a una soluzione.
    Questa particolarità del titolo Crystal Dynamics è davvero apprezzabile, e siamo convinti che contribuirà ad aumentare in maniera sensibile la longevità del prodotto. Se il titolo seguirà le orme del suo predecessore, parliamo di un gioco con almeno una decina di ore di gameplay.
    Anche se il gioco è una release next-gen e PC, al momento la grafica non sembra di livello eccelso, e francamente crediamo che non sarà migliorata nel corso dei prossimi mesi. In quanto titolo digitale, il gioco presenta comunque un livello tecnico accettabile, anche se avremmo sperato in qualche maggior numero di effetti e in animazioni più dettagliate.

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