Ethero

sabato 27 settembre 2014

The Crew

  • Piattaforme:PC, PS4, Xbox One

  • Genere:Guida arcade

  • Sviluppatore:Ubisoft

  • Data uscita:11 Novembre 2014

     

    In molti hanno già avuto modo di provare The Crew, passando magari dalla Closed Beta su PC, e di saggiarne le qualità. Quanto visto negli uffici italiani di Ubisoft pochi giorni fa però ci ha permesso di approfondire ulteriormente la conoscenza con la produzione e di toccare più da vicino il lavoro dei ragazzi di Ivory Tower e Ubisoft Reflections.
    The Crew si presenta al grande pubblico come un gioco di corse massivo e basato sull’online, a grandi linee come era avvenuto lo scorso anno per Need for Speed Rivals. Le cose nel gioco di corse Ubisoft sono però estremamente diverse e ampliate sotto moltissimi punti di vista rispetto al corsistico EA: prima di tutto la mappa, realistica come conformazione, comprende tutti gli Stati Uniti d’America e si estende per chilometri e chilometri di strade, boschi, sentieri inesplorati e le classiche highway da percorrere a tutta birra a bordo del vostro bolide. Una location enorme che vi porterà da New York a Las Vegas, passando ovviamente dal Gran Canyon e da Seattle e che vi richiederà diverse ore per essere esplorata in lungo e in largo.
    Altro enorme punto di distacco è la quantità di veicoli e mezzi presenti, tutti completamente personalizzabili, non solo dal punto di vista meccanico, con tutta una serie di upgrade che analizzeremo successivamente, ma anche attraverso centinaia di livree differenti, decalcomanie e modifiche estetiche alla carrozzeria andando a modificare minigonne, spoiler e alettoni con una eccellente quantità di opzioni disponibili.
    Nel nostro garage ci siamo trovati per le mani un Lamborghini Murcielago e con il puro SWAG che ci contraddistingue abbiamo verniciato la carrozzeria con un arancione metallizzato, mettendo fiamme sulla scocca e riempiendo la vettura di pezzi in carbonio, con una serie di cerchioni talmente tamarri da far paura al peggior maranza di Fast & Furious.
    Insomma, i giocatori si potranno davvero divertire in questo senso e la grafica aiuta indubbiamente, con modelli ben realizzati e una visuale esplosa delle parti da modificare che ricorda tanto quella delle armi di un Ghost Recon qualsiasi.
    Per quanto riguarda le parti meccaniche ci sono ben undici slot che possono essere modificati, con un loot system che convince e spingerà i giocatori a continuare a cercare di completare più missioni possibili per avere mano a mano vetture sempre più potenti e performanti.
    Raggiungendo così gli obiettivi prefissati delle le missioni presenti sulla mappa, esplorabile anche grazie al fast travel tra le location già sbloccate, si riceveranno pezzi di ricambio per la vettura corrente, esattamente come si trattasse di un Diablo qualsiasi.
    Trovate una marmitta più potente e con un semplice click potrete equipaggiarla, migliorando le prestazioni e dandovi l’accesso a gare e missioni sempre più ardue.
    Ne abbiamo provate di diverso tipo e varietà, dalle classiche gare testa a testa su circuiti cittadini a competizioni offroad dove toccare il maggior numero di checkpoint senza un percorso predefinito. Non manca poi una trama da seguire, sebbene questa non spicchi assolutamente quanto a originalità, e missioni che vanno oltre alle classiche competizioni, richiedendovi di distruggere altri veicoli a sportellate.
    The Crew è stato costruito per essere di facile utilizzo e il menu è uno dei più immediati visti in un gioco di corse. Il già citato fast travel tra le missioni è solo la punta dell’iceberg vista la presenza di funzionalità per velocizzare il cambio di mezzo e l’upgrade dei nuovi pezzi. Sarà possibile fare tutto tramite una comoda app incorporata nel gioco, senza tempi morti di caricamento o altre interruzioni del gioco.
    Nulla ci vieterà comunque di entrare nel nostro garage, visionare tutte le auto in nostro possesso, ammirarle e modificarle in ogni più piccolo dettaglio con la dovuta calma.

    La meccanica di base alle spalle di The Crew è estremamente interessante visto che darà al giocatore diverse categorie di vetture, esattamente come fossero le classi di un GDR qualsiasi. Ecco allora che l’ibrido principale definito Full Stock ci permetterà di approcciare qualsiasi competizione ma nel caso in cui volessimo primeggiare nelle suddette dovremo per forza di cose scegliere tra diverse specializzazioni come ad esempio il drift, l’offroad la perf spec o il raid. Ognuna di queste classi sarà funzionale ad una tipologia specifica di gare e il gioco, in via del tutto automatica, sceglierà dal garage l’auto migliore per l’occasione lasciandoci la possibilità di modificare questa decisione in un secondo momento.
    Ancora una volta insomma il titolo sembra voler guidare il giocatore e lasciarlo pensare esclusivamente a sgommare e distruggere qualsiasi record sui vari circuii.
    Se girare a caso non è esattamente la massima aspirazione in termini di divertimento è il completare le diverse sfide, cercando di battere magari il proprio ghost o quello dei propri amici, a prolungare la longevità del titolo.
    Ogni pilota avrà a disposizione ben 50 livelli di crescita e, una volta giunti al cap, si sbloccheranno nuove sfide e la possibilità di vincere le medaglie di platino su tutti i precedenti eventi. Essendo un gioco improntato sul multiplayer tutte queste cose potranno essere fatte in squadra cooperando per tagliare il traguardo e sconfiggere gli avversari o buttandosi in ambiziose gare pvp dove fare a sportellate contro i propri amici. In tutto questo si inserisce un sistema di “bande” che aggiunge al titolo ulteriori cose da fare, con missioni che vanno dal durare una manciata di minuti fino a diverse ore continuative. Entrare in una Crew e prendere parte a queste sfide vi ricompenserà poi con specifici punti per la vostra fazione che sbloccheranno alla fine delle varie stagioni ricompense e bonus unici.
    Se quindi l’ossatura è decisamente buona, quello che non ci ha convinto del tutto è il sistema di guida, troppo arduo per essere un arcade spinto e con un controllo delle vetture tutt’altro che semplice se paragonato alla media dei giochi sui generis. In The Crew le macchine sgommano e derapano con sin troppa facilità e non sarà difficile trovarsi schiacciati nel traffico a bordo di un bolide impazzito.
    Purtroppo le collisioni non ci hanno convinto per nulla e speriamo vengano sistemate prima del rilascio o potremmo aver già individuato uno dei più grossi difetti della produzione.
    I danni influiscono in maniera lievissima sull’esperienza di gioco (a meno di non essere in partite dedicate con danni attivi e limitati) e sfruttare sponde e tagliare curve sarà all’ordine del giorno. Purtroppo alcuni elementi dello scenario sono inamovibili e la nostra auto si cappotterà in maniera troppo irrealistica, anche i contatti con le altre vetture e con il traffico rovinano l’esperienza in generale lasciando un retrogusto amaro in un gioco dalle buone potenzialità, attualmente castrate proprio dai pilastri portanti di un gioco di guida.
    Una prova del titolo poco prima della release dovrebbe aiutare a toglierci, o confermare, gli ultimi dubbi sulla produzione. Non ci resta che aspettare. 

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