Ethero

sabato 31 gennaio 2015

Dragon Ball Xenoverse

  • Piattaforme:PC, PS3, PS4, Xbox 360, Xbox One

  • Genere:Picchiaduro

  • Sviluppatore:Dimps

  • Data uscita:5 febbraio 2015 Giappone - 27 febbraio 2015

     

     

    Quando pensiamo ai videogiochi di Dragon Ball, i nostri ricordi di giocatore ci rimandano alla serie Budokai Tenkaichi, che con il secondo e terzo episodio portarono la saga di picchiaduro legata all'opera di Akira Toriyama a un livello tutt'oggi ineguagliato. Così, ogni volta che viene annunciato un nuovo gioco di Dragon Ball, si prova un misto di scetticismo e speranza. Riuscirà il gioco ad avvicinarsi alla qualità dei vecchi titoli? Ci saranno delle novità degne di nota? Queste domande ci rimbalzano nella testa per mesi e, visti i risultati degli ultimi due giochi della serie, le risposte appaiono sempre meno scontate.
    Namco Bandai lo sa bene, ed è perfettamente conscia del fatto che, di questi tempi, i fan stanno diventando sempre più esigenti nei confronti di una serie riproposta in tutte le salse. Così, con Dragon Ball Xenoverse gli sviluppatori hanno puntato a qualcosa di leggermente diverso dal solito, con una modalità storia orientata al fan service e un gameplay sensibilmente migliorato rispetto ai più recenti capitoli.
    L’intero impianto narrativo di Xenoverse si basa sulla misteriosa presenza di fratture temporali, che stanno alterando alcuni eventi cruciali del passato per modificare il presente. Chi sia l’artefice di ciò non ci è dato saperlo, ma il sommo kaioshin è determinato a riportare tutto alla normalità spingendo varie “pattuglie temporali” a tornare indietro nel passato per ripristinare la corretta linea temporale.
    Così, in Dragon Ball Xenoverse interpretiamo un eroe riportato in vita e spinto a viaggiare nel tempo per raggiungere le fratture nel continuum e rimettere a posto le cose. A suon di pugni e onde energetiche, ovviamente.
    Il gioco inizia con la creazione del personaggio, e con la conseguente possibilità di scegliere tra cinque diverse razze: Majin, Sayan, Terrestre, Namecciano, e Clan di Freezer. Ogni razza si differenzia dalle altre in termini di bilanciamento, e le razze che prevedono la distinzione tra sesso maschile e femminile presentano a loro volta un’ulteriore suddivisione tra le abilità di uomini e donne. In breve, la scelta del giocatore influenza in maniera significativa il gameplay, e i personaggi possono essere ulteriormente personalizzati tramite alcune opzioni per ottenere degli eroi pressoché unici.
    Una volta “rinati”, ci ritroviamo nella tecnologica città di Toki Toki City, in prossimità del Serpentone, che funge da hub per le nostre incursioni nel tempo, per la compravendita di oggetti e abbigliamento, per il crafting e, naturalmente, per tutte le modalità multiplayer e single player presenti nel gioco. Durante il nostro test non abbiamo avuto l’opportunità di testare le componenti multigiocatore, ma abbiamo potuto verificare con mano le modalità principali per giocatore singolo. In modalità storia, come detto, possiamo spostarci attraverso alcuni eventi cruciali della saga di Dragon Ball, modificati quel tanto che basta da rendere apocalittico il presente. In breve, il giocatore può accedere ad alcuni dei momenti più emblematici della saga di Dragon Ball, ricostruiti in Xenoverse in maniera davvero efficace e capaci di fare rivivere nel giocatore tanti bei ricordi. Non vi rovineremo la sorpresa, ma se avete passato tanti pomeriggi davanti alla televisione per guardare Dragon Ball Z, Xenoverse porterà a galla un sacco di momenti della vostra gioventù.
    Uno dei problemi di Dragon Ball Z: Battle of Z era costituito dallo scellerato sistema di parata che rendeva i personaggi pressoché invincibili. Ecco, questo aspetto è sparito in Dragon Ball Xenoverse grazie alla possibilità di effettuare una mossa caricata che rompe le difese avversarie, oltre alla possibilità di teletrasportarsi alle spalle del nemico per penetrare la sua guardia. Viceversa, è possibile spezzare le combo avversarie con una semplice mossa, mentre la parata può dare luogo a un contrattacco se attivata in una brevissima finestra temporale. Così, in Dragon Ball Xenoverse il combattimento risulta immediatamente più intenso e divertente oltre che più tecnico, e vi sono sequenze in cui le nostre abilità vengono messe a dura prova vista la necessità di dosare i propri colpi speciali, che consumano aura.
    L’intelligenza artificiale del gioco non sembra particolarmente preoccupante, e di conseguenza gli sviluppatori hanno pensato di metterci costantemente in inferiorità numerica nel corso dell’avventura. In questi momenti è necessario studiare la situazione ed evitare di trovarsi colpiti su più fronti. Da questo punto di vista, abbiamo avuto qualche grattacapo con il sistema di targeting, che spesso si sgancia dal nostro nemico se questi si allontana troppo, impendendoci di ritrovarlo quando siamo attorniati da dieci o più avversari. Inoltre, da segnalare una certa macchinosità in alcune azioni nelle parti free roaming del gioco, che ci hanno fatto brancolare nel buio anche a causa delle spiegazioni poco chiare presenti nel tutorial. Questi problemi, verosimilmente, non saranno risolti nella versione definitiva del gioco dato che la build a nostra disposizione era pressoché completa.

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