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lunedì 2 marzo 2015

Magnetic Cage Closed

  • Piattaforme:PC

  • Genere:Puzzle game

     

     

    Quando si parla di puzzle platform in prima persona il primo nome che viene in mente è sicuramente Portal. Capostipite spirituale di questo genere ibrido, esso ha fatto da apripista per svariati altri prodotti. Giochi come l'ottimo The Talos Principle, giusto per citare un nome tanto giovane quanto apprezzato, sono il segnale che questa tipologia di titoli è riuscita a ritagliarsi una buona fetta di appassionati. I ragazzi di Guru Games non fanno mistero del loro amore per il prodotto targato Valve e anzi lo indicano come una delle principali fonti di ispirazione per lo sviluppo di Magnetic: Cage Closed. Scopriamo insieme quanto di buono ha da offrire questo gioco dall'appeal decisamente magnetico!
    La nostra storia ha inizio dentro ad un modulo di trasporto, poco più di un grezzo container in realtà, che sembra spostarsi come un vagone all'interno di una struttura detentiva della quale possiamo solo supporre le vaste dimensioni. Una voce fuori campo ci informa di come saremo utilizzati per testare le potenzialità del Prototipo 27, starà a noi scegliere se collaborare o essere soppressi da un gas tossico senza nemmeno tentare. Dopo aver saggiamente scelto la prima opzione un piccolo portello si apre, permettendoci di strisciare per un angusto condotto che ci condurrà alla prima area di gioco. La voce del custode della prigione ci segue costantemente, snocciolando cattiverie sulla nostra condizione di prigioniera (sì la protagonista è una donna) e contribuendo a creare un clima di tensione. La sensazione di essere un topo da laboratorio, sacrificabile e tenuto sempre sotto stretta osservazione, è lampante e contribuisce a creare un'atmosfera molto simile a quella del film The Cube. Dopo aver attraversato alcuni condotti si entra finalmente in possesso dell'arma che è il cuore pulsante del gioco: il fucile magnetico.
    Questo particolare arnese permette di attirare o spingere specifici oggetti, la maggior parte delle volte cubi di varie dimensioni, ma anche piattaforme mobili o statiche. Detto così la meccanica sembra basilare ma in realtà, già solo nelle poche ore offerte dalla demo che abbiamo avuto modo di esaminare, le applicazioni risultano molteplici. Il campo magnetico conico del fucile infatti ha effetto anche sul nostro personaggio, avvicinandolo o allontanandolo dall'oggetto mirato in base alla sua massa. Salire quindi su una piastra "magnetizzabile" fissa e attivare la funzione "spingi" del fucile, combinata con il salto, ci farà spiccare balzi degni del miglior rocket jump. Così come cercando di attirare cubi di grosse dimensioni verremo forzatamente trascinati verso il nostro obiettivo e non viceversa. La struttura del gioco prevede l'attraversamento di varie aree, collegate tra loro tramite gli angusti cunicoli sopra citati (buoni anche per mascherare i caricamenti). Per sbloccare l'accesso all'area successiva è ovviamente necessario risolvere l'enigma presente in quella attuale o arrivare in fondo a quelle che sono delle vere e proprie sessioni platform. Alcune stanze infatti, oltre a costringerci ad usare il cervello per capire come uscire, richiedono anche una certa abilità nell'attivare piattaforme col giusto tempismo, prendere al volo elevatori, schivare trappole ed evitare di finire soffocati dal gas quasi sempre presente nelle aree che dovrebbero essere off limits. Diverse zone inoltre hanno un tempo massimo per essere risolte e, nel caso in cui la nostra permanenza dovesse protrarsi oltre il limite consentito, verremo soppressi dal gas mortale che verrà pompato nella stanza dai nostri zelanti carcerieri. La nostra prova ci ha lasciato discretamente soddisfatti della varietà degli enigmi proposti ed anche se il codice propone solo un numero limitato di livelli, speriamo che la versione completa ci riservi la medesima varietà senza scadere nella ripetitività.
    Tra un capitolo e l'altro ci capiterà di attraversare delle stanze in cui non ci saranno enigmi da risolvere ma solo delle scelte morali da effettuare. Queste daranno modo ai nostri aguzzini di definire al meglio il nostro profilo psicologico e, presumibilmente, varieranno l'esperienza di gioco proponendo successivamente aree differenti in base alla nostra scelta. Per quanto riguarda le stanze standard, inoltre, non sempre ci sarà un solo modo di procedere, ma capiterà di poter risolvere i vari enigmi attraverso diversi tipi di approccio. La demo che abbiamo testato conteneva una dozzina di livelli, ma gli sviluppatori assicurano che il gioco completo ne conterrà settanta. Da segnalare inoltre la presenza di vari finali alternativi che aumenteranno notevolmente la longevità complessiva del titolo. Come modalità aggiuntiva è inoltre possibile rigiocare i livelli sbloccati con un timer, mirando a segnare il tempo migliore inserito presumibilmente in una classifica on line.
    Per quanto riguarda il versante tecnico il titolo, sviluppato su Unity, mostra un buon livello di stabilità generale. Le textures e i modelli, seppur non facciamo gridare al miracolo, sono discreti e il design generale è azzeccato. Gli stretti condotti, le scritte lasciate sulle pareti dai prigionieri che si sono cimentati nell'impresa prima di noi e la struttura generale della prigione contribuiscono a creare un contesto claustrofobico e opprimente al punto giusto. Qualche piccola magagna tecnica, come un crash nella schermata del menù principale e qualche saltuario calo di frame rate, non hanno influito sulla nostra prova e possiamo dire quasi con assoluta certezza che il codice, al momento della release, sarà stabile. 

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