Ethero

giovedì 11 febbraio 2016

Monumental

  • Piattaforme:PC

  • Genere:Puzzle game

  • Sviluppatore:Whipstitch Games

  • Data uscita:22 gennaio 2016

     

     

    Gli appassionati di puzzle game su PC, tutto sommato, non se la passano proprio male di questi tempi: The Talos Principle è stato reso disponibile a prezzo irrisorio durante gli ultimi saldi invernali, e anche l’immortale Portal 2 è salito nuovamente agli onori delle cronache, grazie a interessanti progetti come Portal Stories: Mel. Non possiamo tacere, poi, del recente The Witness, che ha sorpreso giocatori e critica andando anche oltre le più rosee aspettative. Che dire, però, di chi vuole una sfida più “alternativa”? Le attenzioni di questi giocatori potrebbero essere attratte dal titolo oggetto di questa recensione, chiamato Monumental. Scopriamo perché.

    Sviluppato da Whipstitch Games, e disponibile esclusivamente su PC, Monumental è un puzzle game in prima persona in cui si dovrà investigare sulla scomparsa di una squadra di ricerca della Mandrake Research Facility. L’incipit del gioco, in effetti, è quanto di più sintetico abbiamo visto negli ultimi tempi, visto che una volta cliccato sul pulsante che farà iniziare la partita, tutto quello che il giocatore potrà apprendere relativamente alla trama è una linea di testo (in inglese) che recita: “Abbiamo perso i contatti con la Mandrake Research Facility. Sei stato mandato a investigare…”. Questa scarna narrazione, in verità, viene arricchita durante il gioco grazie a dei documenti testuali; questi elementi ci faranno scoprire informazioni essenziali per riuscire a risolvere gli enigmi, e ci forniranno una necessaria contestualizzazione sui membri dell’equipaggio e i loro esperimenti. In ogni caso, non è la narrazione il punto forte di Monumental; anche andando avanti nella storia, infatti, il gioco utilizzerà altre volte la soluzione che abbiamo descritto in precedenza, ovvero quella che di dare al giocatore una minima contestualizzazione di poche righe, per poi approfondire alcuni aspetti attraverso i data log sparsi per gli ambienti.
    Monumental è un titolo che, come si è intuito, propone un’esperienza un po’ minimalista: la narrativa non propone soluzioni spettacolari, e il comparto tecnico non è proprio entusiasmante (di questo aspetto parleremo meglio in seguito). L’elemento che fa salire nettamente il giudizio sul titolo Whipstitch Games, allora, è il gameplay. Abbiamo detto che il gioco appartiene al genere dei puzzle game, e non è difficile capire perché: appena preso il controllo del nostro personaggio, infatti, dovremo subito capire come accedere alle diverse aree della struttura di ricerca. La prima sfida sarà quella di comprendere i meccanismi che aprono le porte dei membri della squadra scomparsa; da buon puzzle game, ogni portellone si aprirà grazie a una tipologia di codice differente, e per questo i giocatori dovranno scandagliare i vari ambienti alla ricerca di indizi. Anche andando avanti nel gioco, volendo generalizzare, gli enigmi saranno sempre legati a quello che le varie ambientazioni avranno da dirci, sia in termini di documenti testuali da trovare, che di altri stimoli sensoriali. Diciamo questo perché, in Monumental, sono presenti alcune trovate interessanti che hanno consentito agli sviluppatori di creare puzzle abbastanza complessi; le nostre strumentazioni, infatti, ci consentiranno di registrare clip audio, scattare fotografie, leggere documenti e quant’altro. Tutto ciò vuol dire che, nel momento in cui avvisteremo qualche strano segno su un muro, o una melodia che si ripete senza apparente motivo in una stanza, potremo registrare e fotografare il tutto. Si può star certi che, prima o poi, il materiale raccolto tornerà utile per risolvere qualche enigma.
    Nel concreto, queste interessanti feature vengono inserite nel gameplay attraverso una interfaccia circolare posta sulla parte sinistra dello schermo, e manovrabile interamente col mouse. In questo modo si può facilmente giostrare tra i documenti di testo ritrovati, le foto scattate, le clip audio registrate, l’utilissima torcia (che consigliamo di tenere quasi sempre accesa), e gli ancora più utili aiuti. Monumental, infatti, non è un titolo particolarmente crudele col giocatore, che potrà dunque godere di utili suggerimenti nel momento in cui si è bloccati su un particolare enigma.
    Torniamo ancora sulla natura degli enigmi: di per sé, ogni sfida logica proposta non è concettualmente complicata; come detto, il più delle volte si tratterà di aprire delle porte, ma ovviamente il punto è “come” si arriverà ad aprirle. È cosi, allora, che ci si imbatterà in puzzle dove sarà necessario riproporre alcune specifiche melodie, oppure inserire una determinata combinazione di lettere e numeri. Nessuna elucubrazione particolare, dunque, ma solo dei solidi puzzle che terranno impegnata la mente del giocatore per qualche ora.
    Ribadiamo il concetto, dunque: Monumental è un gioco che punta dritto all’essenza, piuttosto che all’apparenza, e nel fare ciò riesce comunque a proporre un’esperienza da puzzle game che gli appassionati del genere potrebbero tenere in considerazione.
    La parte grafica del gioco, in effetti, rispecchia in pieno quanto detto: ci troviamo davanti a una realizzazione tridimensionale tutto sommato povera, soprattutto per quanto riguarda la qualità delle texture e dei modelli poligonali, che soffrono di una mancanza cronica di definizione. Sono difetti evidenti, questo è ovvio, ma che non inficiano più di tanto l’esperienza di gioco, considerato il carattere non proprio ad alto budget della produzione.
    Il comparto audio, invece, non si segnala per la presenza di doppiaggio, ma include diversi sottofondi musicali per ogni area che si visiterà. È evidente che, essendo un puzzle game in cui si rischia di rimanere fermi nella stessa area per molto tempo, sentire di continuo la stessa sequenza di note può dare molto presto a noia. Considerato che a volte bisognerà anche estrapolare delle melodie dal contesto di gioco, per poi riprodurle in seguito, il nostro consiglio è quello di abbassare il volume dell’accompagnamento musicale.

Nessun commento:

Posta un commento