Ethero

mercoledì 30 aprile 2014

Murdered Soul Suspect


  • Sviluppatore:Airtight Games

  • Data uscita:6 giugno 2014

     

    Murdered: Soul Suspect inizia con un colpo di scena incredibile. Il nostro protagonista, Ronan O' Connor, è sulle tracce dell'assassino delle campane, un serial killer che sta gettando nel panico la città di Salem nel Massacchussets, e proprio quando le nostre manette stanno per stringersi ai suoi polsi succede l'irreparabile: l'assassino ci scaglia fuori dalla finestra di un palazzo e l'impatto con la strada sottostante ci è fatale. Il nostro spirito si distacca immediatamente dal freddo corpo disteso sull'asfalto, e da qui inizierà la nostra avventura.
    Il concept originale prende spunto, neanche a dirlo, dal film Ghost e le prime immagini lo ricordano in maniera forse sin troppo marcata. Nel caso aveste visto la pellicola diretta da Jerry Zucker, i richiami paiono infatti molteplici e tutta la sequenza iniziale con lo spirito di Ronan che osserva incredulo il suo stesso cadavere ha rappresentato per noi un vero e proprio deja vu. I sette colpi di pistola che l'assassino delle campane scaglia con violenza nel nostro corpo morente ci riportano però brutalmente al presente, mostrando in realtà una brutalità e una spietatezza davvero distante dalle atmosfere romantiche del film sopracitato.
    Inizieremo così a prendere atto della nostra condizione, a svelare i motivi che ci tengono imprigionati in un limbo che sembra non volerci lasciarci varcare la soglia del riposo eterno, quantomeno fino a quando tutti i conti in sospeso non saranno sistemati.
    Nei primi minuti gli sviluppatori di Airtight Games hanno preso tutto il tempo necessario per far innamorare il giocatore del nuovo protagonista, riuscendoci secondo noi in maniera perfetta. Ogni singolo tatuaggio che copre il corpo di Ronan ci racconta una storia, una vita fatta di gioie, dolori e sofferenze ma anche di redenzione e un'amore interrotto in maniera tanto brusca quanto inaspettata. Compaiono in scena in rapida successione personaggi dal carattere forte pronti ad aiutare il nostro defunto protagonista senza sapere di essere in qualche modo osservati, mostrando aspetti della loro personalità fragili ma anche inaspettati e dando a tutto il contorno di questo Murdered una profondità più che buona.
    In sostanza Murdered: Soul Suspect è una grossa avventura grafica in tre dimensioni, dove esplorazione e risoluzione di enigmi la fanno da padrone. Lo spirito di Ronan manterrà tutte le capacità investigative del suo io terreno e potrà, grazie alla sua forma eterea, gironzolare indisturbato per le scene del crimine raccogliendo informazioni importantissime per la risoluzione dei diversi casi. Non bastasse, il suo intuito da detective e un'acuta intelligenza il nuovo stato non morto ci garantirà altresì poteri sovrannaturali come la possibilità di entrare nella mente e nel corpo delle persone per condizionarne i movimenti ma anche per leggerne il pensiero così da scoprire ulteriori dettagli sugli accadimenti. Una volta recuperate tutte le informazioni essenziali dalle scene si potrà accedere ad una sorta di schematico puzzle game a indovinelli dove evidenziare le risposte fondamentali per arrivare a risolvere i diversi enigmi, uniti dallo stesso identico filo conduttore, quella serie di omicidi che ci continua a perseguitare dall'inizio della storia. Il mondo degli spiriti ovviamente non si limiterà al protagonista, ma interverrà in diversi modi nell'avventura, primo su tutti con sottoquest e missioni secondarie assegnateci da altre anime intrappolate, che andranno ad ampliare la longevità della produzione.
    Ogni singolo edificio e persino le strade, inoltre, nascondono terribili segreti, e in questo setting ogni elemento coinvolto in un omicidio rimane intrappolato nel mondo degli spiriti. Per Ronan sarà dunque impossibile passare attraverso carri del far west presi d'assalto dai banditi in epoche precedenti o auto e mezzi coinvolti in incidenti stradali, elementi posizionati in maniera strategica per imbrigliare il giocatore attraverso passaggi ben definiti e incanalarlo verso una narrazione tutto sommato lineare.
    Tutto quello che Ronan dovrà fare quindi è riassunto in queste brevi righe di testo e la nostra paura è che il gameplay, alla lunga, possa divenire eccessivamente ripetitivo, anche in virtù dell'assenza di reali difficoltà nella risoluzione dei diversi casi. Il gioco è principalmente strutturato intorno all'esplorazione e con la dovuta calma sarà praticamente impossibile perdere qualsivoglia indizio o suggerimento, lasciando solo alla profondità della trama e al suo coinvolgimento sostenere tutta la produzione Square Enix.
    Per quanto abbiamo potuto vedere, la storia è appassionante e finita la demo di circa due ore avevamo tremendamente voglia di scoprire l'evoluzione di una narrazione che stava iniziando a rapirci. Merito di tutto ciò è dovuto ai buoni personaggi secondari incontrati, alcuni dei quali (e senza spoilerarvi troppo) saranno in grado persino di interagire e parlare con noi. A portare un po' di varietà ci pensano alcune sessioni stealth durante le quali demoni "divora fantasmi" faranno la ronda e noi dovremo tentare di passare inosservati o lanciarci alternativamente in mistiche kill silenziose assalendoli alle spalle. Si aggiungono in questo caso diversi elementi, come la possibilità di spaventare i corvi nelle vicinanze per attirare la loro attenzione e la possibilità di vedere attraverso i muri per seguirne i percorsi prima di agire, o ancora la capacità di impossessarsi di gatti e persone per raggiungere luoghi altrimenti inarrivabili. Niente di particolarmente originale in questo senso, ma comunque abbastanza per donare varietà al tutto.
    Le ambientazioni, particolarmente cupe e tetre, nascondono segreti, ogni edificio, ogni casa, ogni ambiente che visiteremo avrà una storia da raccontare sia essa un omicidio efferato o una semplice vita consumata dal passare del tempo. Sono elementi interessanti e che aiutano a mantenere alta l'attenzione del giocatore anche durante i momenti morti, fornendogli sempre qualcosa da vedere, da fare o su cui riflettere. 

Nessun commento:

Posta un commento