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mercoledì 8 gennaio 2014

Disney Planes

  • Genere:Action-Adventure

  • Data uscita:30 Ottobre 2013

     

    Planes, il film, è stato bollato da numerosi critici cinematografici come uno spin-off poco ispirato della serie Cars - Motori Ruggenti. Eppure la premessa sembrava abbastanza buona: un titolo ambientato nello stesso universo di Saetta McQueen & Co., ma con protagonisti gli aeroplani. Il punto è che tutti, o quasi, percepirono il film come un tentativo maldestro e low-cost di spremere il brand Cars come un pompelmo, cercando di riconquistare un pubblico già cresciuto. Cosa potevamo attenderci dal videogioco ufficiale, se non un titolo altrettanto poco ispirato?
    Diney Planes - Il Videogioco è un titolo in cui si vola. E basta. Gli aerei antropomorfi non possono atterrare, non possono fermarsi, non possono nemmeno schiantarsi. In altre parole, si sta per aria dall’inizio alla fine dell’esperienza. Fin qui nulla di sbagliato, se non fosse che in aria c’è davvero poco da fare e tutto sfocia ben presto nella monotonia.
    Il gioco è diviso in quattro modalità, capeggiate dallo story mode. In questa modalità il giocatore può seguire le vicende di sette diversi aerei, ognuna delle quali è costituita da quattro missioni. I compiti assegnati nel corso dell’avventura sono chiaramente ispirati al personaggio scelto. Ad esempio, la vicenda legata a Dusty - un aereo agricolo Air Tractor AT-400 - vede il protagonista impegnato nei lavori tipici di un aeromobile della sua categoria. Di conseguenza, ci ritroviamo impegnati a concimare campi, irrorare il mais con l’antiparassitario o sgomberare dei mucchi di neve con una speciale pala. Questi compiti si ripetono in maniera ciclica all’interno delle varie missioni, le quali si limitano a cambiare l’obiettivo. In breve, i mucchi di neve da sgomberare possono diventare dei detriti, un granaio da pitturare può diventare un altro tipo di edificio da ripulire, eccetera.
    Sfortunatamente, le cose non cambiano di molto nel momento in cui si seleziona un altro tipo di aereo. Le missioni fanno sempre uso delle stesse meccaniche, e l’unico elemento di varietà è costituito dall’ambiente di gioco e dall’obiettivo. Ritroviamo in continuazione banalissime corse attraverso gli anelli, qualche missione a tempo e alcune missioni in cui dobbiamo “sparare”. Le virgolette sono d’obbligo, in quanto Planes - come prevedibile e auspicabile - non è un gioco violento. Le uniche battaglie, infatti, si combattono a suon di vernice spray.
    Una volta concluso un livello, l’ambiente di gioco viene reso disponibile nelle altre tre modalità. Possiamo cimentarci nella modalità volo libero, che permette di esplorare la mappa e di ritrovare i pezzi perduti di un puzzle su nove diverse mappe, con dieci aerei subito disponibili. In alternativa, è possibile lanciarsi in una corsa contro altri aerei in un rally con meccaniche e bonus ispirati a Mario Kart. Infine, vi è una modalità in cui è necessario volare attraverso dei palloncini per farli esplodere, cercando di ottenere il massimo punteggio prima che scada il tempo.
    Interessante la possibilità di giocare in multiplayer attraverso un sistema drop-in/drop-out immediato, che certamente contribuisce a rompere la monotonia delle modalità di gioco. In solitaria, infatti, Planes è un titolo davvero tedioso.
    Da segnalare, infine, gli unlockables del gioco - ottenibili completando i puzzle nella modalità Volo Libero - che danno accesso a una (UNA!) immagine di ciascun livello, in formato francobollo a bassa risoluzione.
    Il sistema di controllo fa uso di una configurazione molto semplice, ma efficace. Lo stick sinistro si comporta esattamente come la cloche di un aeroplano: se lo si spinge verso il basso si sale, verso il basso si scende, a sinistra e a destra si vira. Lo stick destro, invece, permette di effettuare alcune manovre evasive, tra cui il tonneau, il looping e la manovra Immelmann, quest’ultima usata spessissimo per invertire la rotta. L’uso delle manovre è fondamentale nella modalità rally, nella quale gli avversari ci sparano in continuazione i power up ottenuti durante il percorso, con un’intelligenza artificiale sorprendentemente aggressiva. In alternativa, su Nintendo Wii U è possibile attivare i controlli di movimento, che si sono rivelati molto precisi e funzionali. Peccato che il GamePad non venga sfruttato in alcun modo, se non per replicare l'immagine del televisore.
    L’aereo procede a una velocità media, ma è possibile accelerare con il grilletto destro o sinistro, e attivare gli aerofreni con un tasto frontale. Quando si urta un ostacolo - come abbiamo detto - l’aereo non si schianta ma indietreggia (e si lamenta). L’unico aspetto negativo di un incidente è dato dalla perdita di benzina, la quale determina la velocità massima ottenibile in accelerazione. Per nostra fortuna, i cieli sono pieni di tachimetri da raccogliere che riprisitinano rapidamente l’indicatore.
    La difficoltà è tarata su livelli bassi, e qualunque giocatore - anche il più piccino - può apprendere le meccaniche di gioco in pochi minuti. Un aspetto fondamentale in un gioco che ha come target i bambini sotto i 10 anni.
    La realizzazione tecnica di Planes è quella di un gioco evidentemente sviluppato con poco tempo, pochi soldi e poche idee a disposizione. Il risultato è costituito da una grafica scialba, gravida di aliasing e di imbarazzanti popup degli elementi. Per non parlare delle texture, praticamente inesistenti. Su Nintendo Wii potremmo chiudere un occhio, ma su Wii U la resa grafica è assolutamente inaccettabile.
    A controbilanciare un reparto grafico di pessima qualità vi è un sonoro quantomeno decente, con musiche orchestrate tratte dal film e un doppiaggio italiano di ottima fattura.

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